Pescara. L’Assessore regionale alle Politiche agricole Mauro Febbo interviene per fare chiarezza sulla situazione dei 14 lavoratori della Marsica dopo la riforma che ha riguardato l’Arssa. “Innanzitutto mi preme sottolineare che il sottoscritto non è andato al mare a prendere il sole ma è al lavoro visto che anche gli impegni dovuti al riordino e alla razionalizzazione dei Servizi di sviluppo agricolo ci prospettano un’estate impegnativa. Mi corre l’obbligo preliminarmente di precisare che i 14 lavoratori che si occupavano dei canali del Fucino sono avventizi e cioè le loro prestazioni sono temporanee e per un periodo limitato. La situazione quindi è a loro ben chiara e non capisco chi abbia potuto fare delle false promesse riguardo la loro stabilizzazione. Per quanto mi riguarda sono stato sempre chiaro e non mi sono mai sognato di creare false illusioni a differenza di qualcuno che in questi giorni si è prestato a promettere ciò che non si può mediante numerosi emendamenti in Consiglio, forse con l’intento di illudere i lavoratori senza, senza la relativa copertura finanziaria e soprattutto incostituzionali. Occorre precisare inoltre che questi 14 lavoratori, per l’anno 2011 hanno lavorato continuamente da gennaio ad aprile, così come da loro richiesto, e 20 giorni nel mese di maggio per gli interventi successivi alle copiose precipitazioni che hanno colpito l’area del Fucino. Nell’ultimo triennio invece hanno lavorato solo 4 mesi alternandosi a gruppi di 7 (cioè 7 lavoratori ogni anno e non tutti contemporaneamente). Quindi credo che certe affermazioni non corrispondano al vero anzi che le stese siano state dettate da coloro che hanno presentato emendamenti populisti e propagandistici, come il riferimento al mancato trasferimento al Consorzio. Per quanto riguarda lo stato dei canali del Fucino – sottolinea ancora l’Assessore – ricordo che proprio recentemente ho disposto l’ispezione della Galleria dell’Emissario (Salviano) per verificare lo stato dell’arte. Confermo che l’attenzione per il territorio della Marsica è massima e il nostro obiettivo resta la salvaguardia delle opere idriche del Fucino”.