Avezzano. Sindaci marsicani uniti contro il progetto Powercrop: la Regione ci deve ascoltare. Nella gremita sala riunioni del Comune di Avezzano dovevano ritrovarsi per discutere delle strategie d’azione comuni i primi cittadini, o delegati, dei paesi ricadenti nel Fucino. Alla fine, però, sono arrivati centinaia di agricoltori, attivisti, lavoratori e responsabili delle associazioni di categoria che il sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, ha invitato a prendere parte all’incontro. “Se vogliamo raggiungere gli obiettivi lo dobbiamo fare con trasparenza”, ha commentato primo cittadino Di Pangrazio, “serve un confronto costruttivo, dobbiamo capire cosa vuole il popolo discutendo insieme, confrontandoci e trovando insieme delle soluzioni”. Per martedì 24 marzo è attesa la conferenza dei servizi in Regione. I sindaci non vogliono arrivare impreparati all’appuntamento e per questo hanno stilato un documento da condividere. “Non facciamo slogan vuoti ma documenti che per ora hanno impedito alla Powercrop di entrare nel nostro territorio tutelando i cittadini”, ha precisato l’assessore alle attività produttive, Roberto Verdecchia, “Cinti non dice la verità perché riceverà dalla comunità europea 92milioni di euro. Il dialogo sarà possibile ma con il progetto in mano e con risposte concrete”. Dello stesso parere anche il sindaco di Luco dei Marsi, Domenico Palma, per il quale: “La questione va avanti da tanti anni, ma non è stata mai affrontata in modo completo. Noi siamo pronti al dialogo, ma deve essere chiaro”. Nel vertice in Comune i sindaci del Fucino hanno espresso la loro preoccupazione per questo progetto e al tempo stesso hanno dato tutta la disponibilità a unire le forze per bloccare l’iter. Per il sindaco di Cerchio, Gianfranco Tedeschi, è opportuno capire i limiti della normativa comunale per poter agire, mentre per il primo cittadino di San Benedetto, Quirino D’Orazio, è necessario studiare le carte e trovare eventuali cavilli. Contrari anche a questo impianto i sindaci di Lecce, Gianluca De Angelis, Gioia, Gianclemente Bernardini, Trasacco, Mario Quaglieri e Aielli, Benedetto Di Censo. Durante l’incontro hanno espresso tutto il loro disappunto per l’impianto i rappresentanti delle associazioni di categoria e gli agricoltori, preoccupati per il loro futuro. Secondo Fabio Di Pietro (Coldiretti) è opportuno organizzare una giornata di studio per far conoscere a tutto il territorio questo progetto che in molti ignorano, mentre per Stefano Fabrizi (Confagricoltura) dal Fucino non ci sarà alcun tipo di approvvigionamento per la centrale a biomasse che verrà alimentata con materia proveniente da fuori regione. “Questo progetto con l’agricoltura non c’entra niente”, ha chiarito un contadino Giovanni Paris, “dal momento che siamo sottoposti a disciplinari di produzione molto rischi con questo progetto rischiamo di perdere tutto”. La prossima mossa dei sindaci, quindi, sarà quella di presentare un documento congiunto per dire no all’impianto. Secondo il consigliere provinciale Felicia Mazzocchi bisogna chiarire che: “che i soldi da tempo assegnati devono essere destinati all’agroindustria o ad infrastrutture a servizio della commercializzazione dei prodotti, che la condivisione deve essere massima a tutti i livelli istituzionali, che il reimpiego delle maestranze deve far parte del progetto, che potrebbe essere la stessa Powercrop a realizzare un progetto alternativo e funzionale al territorio essendo una grande azienda con grandi capacità e professionalità e che uniti si può creare valore aggiunto alla naturale vocazione territoriale e migliorare il pil regionale”. “Sono da sempre contrario alla realizzazione dell’impianto”, ha dichiarato il consigliere regionale Gianluca Ranieri, “è necessario fare una legge regionale per fermare l’installazione delle centrali a biomasse sul territorio”. Dello stesso parere anche il consigliere Maurizio Di Nicola. “Sia il presidente Luciano D’Alfonso, sia il presidente del consiglio Giuseppe Di Pangrazio sono contrari a questo progetto. E’ una partita che va spostata davanti ai giudici. Mi fa piacere che siamo arrivati a un tavolo di sindaci. Da parte nostra ci sarà la massima disponibilità per iniziative future sia in commissione, sia in aula”. La petizione, tramite anche il consigliere provinciale Felicia Mazzocchi e i consiglieri regionali Maurizio Di Nicola e Gianluca Ranieri presenti all’incontro, sarà presentata alla Provincia dell’Aquila e alla Regione Abruzzo.