Avezzano. Il 31 marzo prossimo alla direzione servizio politica energetica, qualità dell’Aria e Sina a Pescara, è in calendario una Conferenza di servizi convocata per decidere sull’autorizzazione. Dalla lettura dello studio di Impatto Ambientale del progetto della Powercrop sono state riscontrate numerose criticità e problematiche tecnico-scientifiche che dovrebbero portare a un rigetto all’autorizzazione per un inceneritore che brucerebbe 275.000 Tonnellate di legno e le cui emissioni potrebbero creare un grave danno ambientale, pesanti conseguenze negative sulla salute delle popolazioni del Fucino e dare un colpo mortale all’economia agricola e alle coltivazioni di prodotti ortofrutticoli di qualità. Per questo motivo sono stati organizzati autobus gratuiti con partenza dai comuni della Marsica per consentire ai cittadini di manifestare la loro avversione al progetto. “Sappiamo che la campagna agraria è già in pieno svolgimento e gli impegni in campagna sono già estremamente gravosi ma partecipare alla manifestazione è un dovere per ogni agricoltore del Fucino” afferma Fabrizio Lobene presidente di Confagricoltura L’Aquila “è l’ultima occasione per difendere il nostro lavoro, le nostre imprese, la nostra dignità di produttori di ricchezza per questo territorio e per tutti i lavoratori alle dipendenze delle nostre aziende”. Confagricoltura L’Aquila ribadisce il proprio no alla realizzazione della Centrale e Biomassa della Power Crop e spera che nella prossima conferenza di servizi prevalga il buon senso e non solo la mera applicazione di leggi e regolamenti. Occorre che la Commissione analizzi attentamente gli atti prodotti, legga con grande spirito critico i documenti ed analizzi le molte forzature a carico delle procedure e, soprattutto, il rispetto degli impegni non mantenuti dalla società e che sono stati causa del ritiro della firma dall’accordo di programma da parte di Confagricoltura L’Aquila.
Gli Agricoltori del Fucino fanno appello ai colleghi imprenditori della POWER CROP Spa di non mettere in atto questo progetto che danneggia in modo irreparabile le attività di altri e ben più numerosi imprenditori agricoli che non possono e non vogliono cambiare mestiere ne possono delocalizzare le loro aziende. “Pretendiamo dai nostri Amministratori regionali, espressione del nostro territorio, uno scatto di responsabilità e di orgoglio per sollecitare il Governo regionale ad assumere atti concreti contro questo progetto e non contorcimenti procedurali che fanno violenza alla nostra intelligenza. Pretendiamo non progetti che fanno scempio del territorio ma investimenti strategici per risolvere le criticità legate ai consumi idrici con la realizzazione di impianti di irrigazione collettivi, ai rischi idrogeologici derivanti dagli allagamenti, alla depurazione delle acque”.Conclude il Presidente Lobene. Per adesioni e per prenotazioni è possibile telefonare al numero 320 566 2061