Avezzano. “Documenti sul caso Powercrop già ci sono, forse sarebbe opportuno pensare ad altre azioni per contrastare la realizzazione dell’impianto”. A parlare è Fabio Bisegna, consigliere provinciale ed ex consigliere comunale della giunta Floris, che nel 2011 presentò un documento contro la centrale a biomasse poi inviato alla Regione Abruzzo. “La realizzazione della centrale Powercrop è un problema che riguarda tutti”, ha sottolineato Bisegna, già consigliere comunale nell’amministrazione Floris, “non capisco come mai all’incontro che si è tenuto in Comune non siano stati invitati tutti i rappresentanti istituzionali del territorio. La mia presenza, come quella di molti altri miei colleghi assenti, sarebbe potuto essere un valore aggiunto in quanto da anni siamo in prima linea per la tutela del territorio”. Durante il vertice, prima aperto solo ai 10 sindaci del Fucino e poi allargato agli agricoltori, agli attivisti, agli ambientalisti e agli ex lavoratori presenti, si è deciso di preparare un documento e farlo poi condividere dalla Provincia e dalla Regione per bloccare l’iter. “Quattro anni fa”, ha continuato Bisegna, “presentai la stessa mozione in Provincia, poi condivisa dai miei colleghi e inviata in Regione. Azioni come questa sono solo dei doppioni che non risolvono certo il problema. Documenti e consigli ad hoc sono stati già fatti, questa situazione va affrontata in un altro modo”. Sulla vicenda è intervenuto anche l’assessore all’Agricoltura del Comune di Luco dei Marsi, Gino Ciocci. “Il nostro territorio agricolo locale vanta produzioni di qualità come patate, carote e insalate spesso garantiti da marchi di origine protetta che sarebbero penalizzati dall’impianto”, ha sottolineato Ciocci, “il territorio non è in grado di produrre centinaia di tonnellate di biomassa, il progetto si sostiene con i compensi dei certificati verdi, quando questo tipo di introito si esaurirà sarà logico, per ristabilire l’economicità dell’impianto, bruciare anche altro?”.