Avezzano. Ci avevano provato tutti a fermare l’impianto a biomasse della Powercrop a Borgo Incile. Comuni, Enti, Provincia, associazioni di categoria, Forestale, comitati cittadini. Ora però, a ovviare a ogni opposizione ci sta per pensare il Parlameento che da lunedì discuterà la questione definità di “interesse nazionale”. Il Comitato Marsicano No PowerCrop, Wwf e Fare Verde lanciano l’allarme: “arriverà in Parlamento un emendamento al Dl 69/2013 (decreto del fare) che mira a far dichiarare “di interesse strategico nazionale” i progetti di riconversione del settore bieticolo- saccarifero riproponendo inoltre la norma sui commissariamenti già prevista dall’articolo 29 del Dl 5/2012, dichiarato parzialmente incostituzionale dalla Consulta con sentenza numero 62/2013.
“Si tratta di un’iniziativa gravissima – dichiara Angelo Viscogliosi, Presidente del Wwf Marsica- la vocazione agricola e ambientale del nostro territorio verrebbe definitivamente compromessa dallo sciagurato progetto della mega centrale a biomasse che la PowerCrop vorrebbe realizzare ad Avezzano,in loc. Borgo Incile. Tale progetto vede la ferma opposizione delle associazioni Ambientaliste, delle Organizzazioni Professionali Agricole (CIA, Coldiretti e Confagricoltura), dei cittadini di Avezzano, Luco dei Marsi e della Marsica tutta”.
Massimo de Maio, Presidente di Fare Verde Onlus sottolinea ribadisce ancora una volta che , “l’installazione di una mega centrale a biomasse nella piana del Fucino è assurda considerando la conformazione della piana stessa ove gli inquinanti tendono a ristagnare per via della limitata circolazione atmosferica”.
Sefora Inzaghi coordinatrice dal Comitato NO PowerCrop ricorda che “il procedimento di approvazione regionale del progetto di centrale è oggi sospeso in quanto sono emersi gravissimi dubbi sulla legalità e legittimità del parere positivo espresso dal Comitato VIA nel settembre 2010. Attualmente pendono tre ricorsi davanti al TAR e il Consiglio Regionale del novembre 2011 ha decretato la sospensione del procedimento sino alla definizione dei ricorsi al TAR”.
Dichiara Gigi Presutti, coordinatore del Comitato No PowerCrop: ”sarebbe gravissimo se un Prefetto volesse contraddire la volontà popolare espressa nelle delibere di contrarietà del Consiglio Regionale Abruzzese, del Consiglio provinciale dell’Aquila e dei Consigli Comunali di Avezzano e Luco dei Marsi: la popolazione Marsicana si è già espressa con fermezza contro tale progetto che contrasta con gli interessi ambientali, paesaggistici ed economici del nostro territorio. Confidiamo quindi che tutti i parlamentari marsicani e abruzzesi si batteranno in Parlamento per evitare queste brusche accelerazioni ed evitare che si arrivi alla disastrosa realizzazione di un’opera che nessuno vuole, ovvero al Commissariamento Prefettizio. Segnerebbe una sconfitta per le Istituzioni e per la Politica, se, per impedire tanto scempio, i cittadini fossero costretti a mettersi davanti alle ruspe o ai carabinieri”.
Il Comitato No PowerCrop ha dimostrato in modo puntuale ed analitico che nel territorio marsicano e limitrofo non sono disponibili le biomasse lignee per il funzionamento di tale impianto, sorgono dunque dubbi inquietanti sulla alimentazione della centrale. Si è inoltre dimostrato che dal punto di vista occupazionale verrebbero impiegate pochissime maestranze danneggiando invece l’ economia agricola del Fucino attraverso la perdita di migliaia di posti di lavoro.
Il Comitato chiede una ferma presa di posizione del Comune di Avezzano, considerato anche che il progetto contrasta con il Piano di Gestione della Riserva Naturale del Salviano.