Avezzano. La notizia della riapertura di un nuovo iter per le autorizzazione necessarie alla costruzione della centrale a Biomasse della Powercrop ha scatenato rezioni a catena anche all’interno della maggioranza del consiglio comunale di Avezzano. Nell’occhio del ciclone c’è il sindaco Gianni Di Pangrazio, che sarebbe reo secondo gli oppositori al progetto di non aver opposto resistenza alla proposta di riavviare l’iter durante un vertice all’Aquila convocato dal Prefetto, Francesco Alecci, commissario ad acta per la riconversione dello zuccherificio, a cui hanno partecipato Regione, Provincia, Comune di Celano, Powercrop e sindacati.L’opposizione di centrodestra, invece, tace.
Dopo quelle dell’assessore Roberto Verdecchia, che si è detto contrario senza se e senza ma all’impianto, dure critiche al progetto arrivano anche dal capogruppo Pd in consiglio comunale Carlo Tinarelli. “Senza indugio e senza tergiversare”, spiega, “riconfermo la contrarietà allo stesso, personalmente feci una battaglia condivisa quando ero in opposizione e non intendo fare nessun passo indietro su quelle posizioni, sorrette da dati oggettivi e di opportunità Socio economico e di salute pubblica. Porremo la massima attenzione sull’argomento con lo stesso scrupolo che avemmo negli anni scorsi, mentendo fede a quanto scritto nel programma elettorale della nostra coalizione”.
Dure critiche invece arrivano dall’Unione dei Marsi che ribadisce il NO alla PowerCrop. “Apprendiamo con stupore e dispiacere”, sostengono dal movimento, “che sarebbe ripartito l’iter di realizzazione della famigerata centrale PowerCrop. Addirittura il documento stilato dalla stessa Prefettura ribadisce che c’è “la volontà condivisa di confermare gli impegni assunti con l’accordo di riconversione produttiva sottoscritto il 19 settembre 2007 addivenendo nel sito industriale del Comune di Avezzano al confine con la frazione Borgo Incile, alla realizzazione di una centrale a biomasse alimentata da cippato prodotto da filiera e da forestazione locale”. L’Unione dei Marsi conferma in maniera convinta e decisa il proprio NO alla realizzazione di tale centrale. Inoltre l’assunto che tale centrale sarebbe alimentata da cippato prodotto da filiera e da forestazione locale, è solo il modo di nascondere la verità e cioè che tale centrale sarebbe destinata poi a diventare l’inceneritore dei rifiuti che abbondano in altre parti d’Italia. Nella scorsa campagna elettorale per le Amministrative, l’UdM si è molto battuta su questo punto; ribadiamo pertanto ai molti cittadini che ci hanno dato il consenso, che vigileremo e metteremo in atto tutte le forme di protesta che riterremo opportune. Oltre ad essere uno dei punti caratterizzanti del nostro programma, il NO alla PowerCrop fu una delle condizioni che ci spinsero a decidere di convogliare il nostro consenso al secondo turno verso il Sindaco Di Pangrazio, a tal punto che fummo anche pesantemente attaccati dall’ex-Sindaco Floris e dal candidato Sindaco Cipollone. Ci auguriamo pertanto che il Sindaco Di Pangrazio voglia ribadire, nelle parole e negli atti, quell’impegno preso con noi e con la cittadinanza tutta”.
Dura la reazione del Comitato No powercrop. La portavoce Sefora Inzaghi accusa il sindaco DI Pangrazio di non mantenere le promesse.
“Rammento che esiste un ricorso al Tar contro la centrale firmato dall’allora sindaco Floris, impegno che Di Pangrazio prese con la città e che promise di portare avanti. Ricordo inoltre, quello che il sindaco stesso venne a dirci durante la sua campagna elettorale, un pomeriggio in cui assieme a tutto il suo seguito si presentò a Borgo incile per ribadire che il suo impegno contro la centrale a biomasse “non è come altri che hanno promesso “il no alla Powercrop”, ma che poi in realtà non lo hanno messo nero su bianco”.
Stessa posizione del Wwf Abruzzo che esprime “perplessità sulle modalità di ripresa di un iter sul quale pendono, ad oggi, ben tre ricorsi dinanzi al Tar – uno dei quali promosso dalle Associazioni ambientaliste unitamente a molti cittadini dei Comuni di Avezzano e Luco dei Marsi. Manifesta inoltre grande preoccupazione per l’evidente tentativo di ‘forzare’ il procedimento amministrativo sul progetto”.
Più possibilista la posizione dei consiglieri Crescenzo Presutti, Mario Babbo e Gianfranco Gallese. “Se mediante la costruzione di un impianto (la mega centrale a biomasse di 93 MW termici) si corre il rischio di recare pregiudizio alla salute delle persone e all’ambiente”, spiegano, “siamo semplicemente contrari (e contrariati). Se c’è qualcuno in grado di dimostrare, dal punto di vista scientifico, che mediante la costruzione di quel mega impianto la popolazione e l’ambiente non corrono alcun rischio concreto (nessun rischio), allora siamo disponibili ad aprire una discussione, alla quale, tuttavia, deve essere garantita la maggiore partecipazione popolare possibile (magari anche mediante il ricorso agli strumenti di democrazia partecipata). Osservato ciò, rileviamo tuttavia che dai dati in nostro possesso sussistono sufficienti elementi per affermare che dalla costruzione della mega centrale deriverebbero elevati pericoli per la salute dei cittadini e, soprattutto, per l’ambiente. Per tali ragioni, rebus sic stantibus, dichiariamo apertamente la nostra contrarietà all’intervento. Non tolleriamo, tuttavia, che qualche marpione della politica locale, che ha sempre pensato ai propri affari, ne faccia una battaglia personale contro qualcosa o qualcuno. Perché, a dirla tutta, la classe dirigente che ha amministrato questa città fino a ieri ha tollerato scempi ambientali per anni, in assoluto silenzio. Ad Avezzano e nella Marsica non ci sono depuratori, ad Avezzano manca una qualsivoglia programmazione diretta a rendere gli edifici efficienti dal punto di vista energetico, non c’è un programma e /o un progetto per l’efficientamento delle reti idriche e fognarie. Insomma, non c’è’ una minima cultura ambientale essendo carente, da decenni, una pianificazione ed una visione d’insieme sul tema della tutela del territorio. L’amministrazione presieduta dal Sindaco Di PAngrazio ha subito mostrato interesse, rispetto al passato, al tema dell’ambiente, ed è anche per questo che siamo fortemente convinti che le sue parole siano state volutamente fraintese. No alla mega centrale, quindi, ma No ai politici che fino ad oggi hanno governato la città pensando solo ai propri affari, disinteressandosi del degrado ambientale in cui versa il territorio”.
Sostegno al sindaco anche da Maurizio Bianchini del Movimento Civico-Alleanza di Centro per Avezzano. “Nulla viene lasciato al caso quando le problematiche riguardano la salute dei cittadini, la salvaguardia di un territorio e lo sviluppo dello stesso”, afferma Bianchini, “ed è questo il giusto modo di agire ,ed è così che il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, confortato anche dalla sua pluriennale esperienza lavorativa da dirigente pubblico, ha fatto valere nella riunione tenutasi con il Prefetto sulla vicenda Powercrop. La dimostrazione di tutto ciò è che il Sindaco, ha di nuovo ribadito e richiesto prima di ogni altra ed eventuale decisione, ulteriori e più circostanziati approfondimenti scientifici, che possano essere materia di discussione ed approfondimento con tutti gli organismi preposti: rappresentanti di categoria, dei comitati costituiti, cittadini e gruppi politici della Marsica, che da sempre si sono dichiarate disponibili ad un confronto sereno ,che abbia come unico scopo quello di far emergere tutte le verità e le criticità che il progetto potrebbe rappresentare per il nostro territorio. Nessuna dichiarazione o locandina di stampa può cambiare la storia di questa vicenda che il più delle volte viene usata solo per scopi di bassa propaganda politica. Su questo principio, il nostro Movimento Civico, Alleanza di Centro per Avezzano, ribadisce la massima fiducia al Sindaco Di Pangrazio, che anche in questa circostanza ha dimostrato il rispetto per gli impegni pre elettorali sottoscritti con il nostro movimento civico, che sul progetto ha sempre ribadito il suo NO, viste : le caratteristiche agricole del nostro territorio e viste soprattutto le scarse rassicurazioni scientifiche fin qui prodotte dai proponenti del progetto”.
A soccorso del sindaco anche Marco Iacutone dell’rsu Fai Cisl di Celano. “Sono testimone insieme alla Rsu ed alla Fai Cisl”, ha sottolineato rivolgendosi al primo cittadino, “che le sue dichiarazioni sono state estrapolate da un discorso più ampio che Lei ha fatto e che è stato sicuramente apprezzato per l’onestà intellettuale che la contraddistingue. Confermo fin da ora, che lei non ha mai dato la disponibilità ad accettare la centrale, così come imposto dai vari provvedimenti legislativi, ma ha posto in evidenza, al prefetto, che il comune di Avezzano avrebbe tutelato fino in fondo la salute e l’ambiente del proprio territorio. Vero è che si è fatto Lei promotore, prima di prendere una qualsiasi decisione, di una serie d’incontri per illustrare alla Giunta, al Consiglio Comunale e ai comitati contro, la reale problematica e per farne chiarezza una volta per tutte. Infatti a questa sua richiesta ha aderito il prefetto dando la disponibilità a partecipare a questi incontri”.