Avezzano. C’è attesa per l’incontro di questo pomeriggio al Comune di Avezzano che vedrà i sindaci della Marsica confrontarsi sul caso Powercrop. A una settimana dalla presa d’atto del comitato di valutazione impatto ambientale le parti sono scese in campo per decidere insieme come muoversi. Intanto per martedì 24 è stata convocata la conferenza dei servizi alla Regione Abruzzo. “Con il massimo rispetto per i Sindaci della Marsica, credo che all’incontro convocato domani 12 marzo per decidere le sorti della Powercop la Provincia avrebbe avuto pieno titolo a partecipare e a dire la sua, così come è impensabile non invitare i vertici della Powercop, interlocutori non trascurabili”. Gianluca Alfonsi, capogruppo di FI in Consiglio Provinciale, sottolinea come “argomenti importanti quali la salute e l’economia del territorio debbano essere sottoposti al vaglio ed alla valutazione di tutti gli organi istituzionali e come tale discussione dovrebbe avvenire alla luce del sole, coinvolgendo anche l’azienda, i lavoratori dell’azienda e le organizzazioni agricole, comprese quelle non favorevoli. In tal maniera si arriverebbe ad un confronto serio e costruttivo – conclude Alfonsi – finalizzato all’acquisizione di quante più informazioni possibili e utili a formare la consapevolezza necessaria ad assumere decisioni così importanti per il territorio”. Sulla vicenda sono intervenuti anche gli autotrasportatori della Marsica che da anni aspettano di poter tornare in strada grazie alle commesse legate al nuovo impianto. Per il consorzio trasportatori artigiano marsicano, il consorzio autocisternisti celanesi, la cooperativa Fucino trasporti e il consorzio artigiano trasportatori la realizzazione della centrale è strategica per l’economia del territorio. “È ormai da anni che si parla della riconversione dello zuccherificio di Celano in una centrale a combustione da legno cippato e è giunto il tempo di far conoscere la nostra opinione”, hanno commentato gli autotrasportatori, “il settore bieticolo-saccarifero era una realtà fondamentale per il mondo del trasporto marsicano, basti pensare che solo nel 2006, alla chiusura dello zuccherificio, erano coinvolte circa 200 aziende del settore. Se aggiungiamo la chiusura della Cartiera, il ridimensionamento della Micron, la chiusura della Pittini e in ultimo la scomparsa della Presider, possiamo dire che la circolazione dei mezzi di trasporto merci, rispetto al passato, quasi non esiste più”. I responsabili dei vari consorzi della Marsica ora attendono la realizzazione dell’impianto a biomasse di Borgo Incile che potrebbe rappresentare una svolta per il loro futuro. “Noi ci teniamo a dire che siamo fortemente favorevoli a questo insediamento produttivo, confermando ovviamente che si debbano adottare tutte le misure di sicurezza ambientali previste”, hanno concluso, “per gli autotrasportatori questo insediamento sarà l’ultima speranza per risollevare una categoria che, come abbiamo avuto modo di dire sopra, è in ginocchio ed prima o poi sarà costretta a chiudere definitivamente. Una risorsa lo sarà anche per tutta la struttura logistica in quanto tale volume di autotrasporto porterà inevitabilmente un aumento dei servizi, di assistenza e manutenzione di tali mezzi. Non entriamo nel merito della fase di costruzione dell’impianto che, a ben guardare il progetto, inciderà positivamente sul settore dell’edilizia anch’esso fortemente in crisi. Un pensiero lo rivolgiamo alla classe politica che non si sta rendendo conto della tragica situazione della economia marsicana. A loro va l’invito a convocare nelle varie riunioni che si organizzano anche la nostra categoria”. In un’intervista rilasciata al Centro il presidente di Powercrop Raimondo Cinti a sollecitato le amministrazioni comunali a “smetterla di organizzare queste adunate carbonare e iniziare un dialogo serio per poter capire come poter convivere”.