Avezzano. Sulla ferrovia veloce Roma-Avezzano-Pescra interviene la Pro loco marsicana. “In Fontamara di Silone”, si legge nella nota, “il podestà del capoluogo decide di deviare l’acqua di un ruscello verso le sue proprietà e così ridurre in miseria i cafoni. In chiave di attualità, il consiglio comunale del capoluogo e una discreta schiera di cittadini opportunamente pilotati, stanno alimentando un insignificante frastuono per dirottare sull’Aquila il tracciato di velocizzazione della storica linea ferroviaria Roma – Pescara, che si sviluppa sulla direttrice dell’antica Via Tiburtina – Valeria, costruita attorno al 286 a.C., e che transita per Tivoli, Avezzano e Sulmona”.
La velocizzazione del tracciato fa parte di un preciso progetto di rapida e urgente ristrutturazione delle infrastrutture su rotaia, incluso nel Masterplan – Patto per il Sud del 2016, allo scopo di rendere più rapido il trasporto di merci e di passeggeri da Roma a Pescara, nella prospettiva di collocare le regioni Lazio e Abruzzo – che diverrebbero così vero e proprio baricentro intermodale tirreno/adriatico – al centro della linea di collegamento tra l’area ispanica e l’area balcanica.
“Non si è “mai parlato nelle sedi pubbliche e istituzionali di dirottare altrove il tracciato”, precisa la Pro Loco di Avezzano, in quanto l’intervento di efficientamento e velocizzazione della linea Roma–Avezzano–Sulmona–Pescara è operazione che risulta assolutamente vantaggiosa sotto il profilo economico, in termini di rapporto costi/benefici, relativamente alla realizzazione delle opere infrastrutturali, considerato che la tratta è già esistente e funzionante; straordinariamente rispettosa della complessa struttura orografica del territorio poiché non richiede ulteriori alterazioni degli equilibri geologici e ambientali del paesaggio montano e conserva immutata la ricchezza biologica delle numerose e preziose specie vegetali e animali censite; considerevolmente foriera di sviluppi positivi nella dinamizzazione dei traffici e nella riduzione dei tempi, per la maggiore brevità del percorso rispetto ad altri che si vogliono surrettiziamente proporre e fautrice del transito e della commercializzazione di una maggiore quantità di beni e prodotti, in ragione del consistente e più rilevante livello di produttività dell’area della Marsica, soprattutto nel settore agroindustriale, e della presenza di infrastrutture come il Centro Smistamento Merci, che si prevede di collegare con la stazione di Avezzano, con un raccordo ferroviario per la cui realizzazione la Regione Abruzzo, in data 5 agosto 2020, ha deliberato lo stanziamento di un contributo di 300 mila euro”.
“Alla luce di quanto rilevato”, rimarca la Pro Loco, “il tentativo di dirottamento si appalesa del tutto incongruente e irrazionale e risponderebbe unicamente alla logica predatoria della spoliazione di un territorio, con la conseguenza di ridurre a mera bega di campanile una discussione relativa ad un grande progetto di portata europea di sviluppo delle aree interne, già programmaticamente definito nelle sue linee portanti in tutte le sedi istituzionali e finanziariamente delineato nel Recovery Plan. In proposito, ad ulteriore convalida dello stato di avanzamento del progetto, si fa rilevare la nomina, da parte del Governo, di Vincenzo Macello, responsabile della Direzione investimenti di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana), quale commissario dell’opera di potenziamento”.
Per quanto sinteticamente esposto, la Pro Loco di Avezzano plaude all’impegno dei sindaci della Marsica per il perseguimento dell’obiettivo del potenziamento della linea ferroviaria Roma – Pescara e fa appello al presidente della Giunta della Regione Abruzzo, al Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e al presidente del Consiglio dei Ministri affinché vengano snellite le procedure e rimosso ogni ostacolo ad una sollecita cantierizzazione delle opere.