Alba Fucens. A quasi due anni dalla sua pubblicazione, il romanzo d’esordio di Francesco Proia continua a far parlare di sé, ma questa volta non è per meriti letterari bensì per il turismo che, come riconosciuto anche dagli addetti ai lavori, continua a crescere attorno ai nostri meravigliosi siti archeologici.
Durante il mese scorso, l’autore era già stato invitato nelle scuole medie di Civitella Roveto e di Morino, per un incontro con i ragazzi che durante l’inverno passato avevano letto il suo romanzo. L’autore è rimasto colpito della calorosa accoglienza riservatagli e ha risposto con piacere alle decine di domande, una più interessata dell’altra, cui è stato sottoposto. In seguito all’entusiasmo dimostrato, prima nella lettura in classe e poi nell’incontro con l’autore, le insegnanti in collaborazione con la preside, hanno deciso di portare i ragazzi sui luoghi del romanzo. E così venerdì 8 maggio, 56 studenti delle classi III° A, II°B e II°C , sono partiti alle 8.00 alla volta dell’Incile dove hanno visitato prima l’emissario Romano e poi quello realizzato nel secolo scorso dal Principe Torlonia. Più tardi, invece, si sono recati ad Alba Fucens dove, accompagnati dalle guide della Cooperativa Limes, hanno potuto visitare l’antica colonia latina, l’anfiteatro e la caratteristica chiesa di San Pietro. Gli studenti hanno così potuto vedere e toccare dal vivo gli straordinari siti archeologici che purtroppo molti, fino ad allora, avevano conosciuto solo attraverso le pagine del romanzo. Più tardi, i ragazzi sono stati raggiunti dall’autore, con cui hanno scattato una foto ricordo e poi, dopo aver pranzato al sacco, sono risaliti sull’autobus in direzione Valle Roveto. Nel mese di maggio, ci sarà un incontro simile anche con i ragazzi dell’Istituto superiore d’arte Vincenzo Bellisario di Avezzano. Questi però, in perfetto stile con la scuola che rappresentano, si sono spinti oltre, realizzando dei manufatti ispirati ai simboli della storia della Marsica narrata nel romanzo.
Il libro, che ormai ha venduto diverse migliaia di copie, sta però aprendo anche canali turistici diversi da quelli scolastici. Il 26 e il 27 di maggio, un gruppo di 50 visitatori del corso di geografia del dipartimento studi umanistici dell’Università di Roma3, verrà nella Marsica per un tour sui luoghi del libro che toccherà come di consueto i cunicoli di Claudio, ma anche Telespazio, sito tecnologico di interesse scientifico mondiale, la cui storia è abbondantemente narrata nel sopracitato romanzo. Saranno guidati da Sara Carallo, geografa del laboratorio geo-cartografico dell’università di Roma 3, già attrice protagonista del book-trailer girato l’anno scorso dalla giovane regista abruzzese Linda Parente.
Un simpatico aneddoto per chiudere il cerchio: durante la visita all’incile, il custode del parco ha consigliato ai ragazzi di leggere un romanzo che parla proprio della storia del Fucino: provate ad indovinate qual è stato il titolo del libro suggerito?
Federica Di Marzio