Avezzano. “Sono indagato per un reato minore e assolutamente estraneo ai fatti”. E’ quanto sostiene, tramite il suo legale Antonio Milo, l’assistente capo coordinatore della polizia di Stato Vincenzo Onofri, in servizio alla stradale di Avezzano e rimasto coinvolto in una inchiesta che vede sotto accusa per diversi reati tre poliziotti e sei imprenditori locali per un presunto scambio di favori. Il poliziotto è accusato di mancata denuncia.
“Il mio assistito”, sottolinea il legale, “ha appreso dell’indagine dai mass media, essendogli stato notificato l’avviso solamente stamattina (ndc, ieri) alle 11.10. Nello stigmatizzare con vera amarezza questo fatto, si riserva di agire nelle sedi competenti per eventuali violazioni del segreto istruttorio”.
L’agente della stradale “è certo di poter dimostrare la propria innocenza, avendo come poliziotto agito sempre con massima rettitudine e nel superiore interesse dello Stato. Chiederà di essere interrogato in tempi rapidi dal pm, auspicando l’archiviazione totale della sua posizione”.
Nell’inchiesta è indagato dello stesso reato anche l’ispettore superiore Sandro Franchi, mentre l’ex comandante della polizia stradale di Avezzano, Giuseppe Esposito, che deve rispondere di corruzione continuata in concorso. Secondo l’accusa del sostituto procuratore Lara Seccacini, che ha chiuso le indagini, tra gli imprenditori e gli esponenti della polizia di Stato sarebbero avvenuti degli scambi di favori. Fatti, tutti da dimostrare, che sarebbero avvenuti, sempre secondo la procura, tra il 2012 e il 2018.