Avezzano. Si allarga a 360 gradi l’inchiesta sulla corruzione di agenti di polizia alla stradale di Avezzano. La procura ha infatti chiesto la proroga delle indagini e nel mirino degli investigatori sono finiti anche dieci piccoli imprenditori con cui ci sarebbero stati scambi di favore.
Io chiudo un occhio e tu mi fai questo favore. Sarebbe di questo tipo il rapporto che ha messo nei guai dodici persone, tra cui i due agenti della postdatata. Secondo quanto emerso sulla stampa, ci sarebbero state anche delle perquisizioni
L’accusa per le due figure molto conosciute all’interno del commissariato di Avezzano, dove si trova la sezione di polizia stradale, è quella di corruzione per aver ottenuto svariati favori dagli imprenditori.
Coinvolti 10 piccoli imprenditori della zona che, probabilmente, l’avrebbero passata lisca più volte grazie all’accondiscendenza delle due figure delle forze dell’ordine.
Sarebbero stati ascoltati anche alcuni di questi imprenditori indagati. A riportarlo l’edizione odierna di alcuni quotidiani. Non è chiaro però se le persone sentite dalla procura abbiano confermato le circostanze a loro attribuite.
Incastrati dalle foto. Ci sarebbe infatti, sempre secondo le fonti giornalistiche, del materiale fotografico in possesso degli investigatori. Foto che potrebbero confermare la tesi accusatoria.
Le indagini sono iniziate a febbraio e il pubblico ministero di Avezzano, Lara Seccaccini, ha chiesto una proroga. Gli accertamenti li stanno svolgendo gli agenti della polizia stradale dell’Aquila che avrebbero in mano già un copioso materiale sul caso.