Avezzano. L’autorizzazione concessa all’“Abruzzo Rally Raid 2025” continua a far discutere. L’evento motociclistico, che nei giorni scorsi ha portato circa 60 moto da enduro a percorrere le strade bianche e le carrarecce del Parco regionale Sirente-Velino, è finito al centro delle critiche di associazioni e cittadini.
Tra le voci più dure c’è quella di Giancarlo Sociali, “Con rammarico e indignazione” dichiara, “prendo atto dell’autorizzazione concessa a un evento che ha permesso a centinaia di motocicli pesanti e rumorosi di attraversare il cuore del Parco. Noi residenti non possiamo accedere nemmeno con mezzi leggeri ed ecologici, eppure, quando entra in gioco la politica, le porte si spalancano”.
Il cittadino contesta soprattutto la contraddizione tra i divieti imposti agli abitanti del territorio e le deroghe concesse a iniziative considerate di “turismo consapevole”. “Non è turismo sostenibile” aggiunge, “ma consumo del territorio”.
Sociali solleva anche il tema economico, evidenziando come tra quote di iscrizione, pacchetti con vitto e alloggio, sponsorizzazioni e contributi regionali il peso finisca indirettamente sui cittadini. «Così i residenti pagano di tasca propria chi viene da fuori a inquinare e degradare uno dei gioielli d’Abruzzo», accusa.
Il nodo principale, secondo l’autore, è politico: “L’associazione organizzatrice gode di appoggi che consentono deroghe e autorizzazioni impossibili per chiunque altro. La tutela ambientale, in questo caso, si piega a logiche di consenso e di visibilità”.
Sociali conclude chiedendo alla Regione e agli enti gestori del Parco di ripensare le politiche di fruizione, per restituire “coerenza e dignità a un patrimonio che appartiene a tutti, e non solo a chi ha le giuste raccomandazioni”.