Avezzano. L’Unione dei Marsi critica l’assegnazione del “Disco Corazza” ad Attilio Befera direttore dell’Agenzia delle Entrate: “apprendiamo con sorpresa e stupore ci hanno detto alcuni candidati dell’Unione dei Marsi, che, nel corso della XVIII edizione del Festival Città di Avezzano, è stato insignito, fra gli altri, del premio Civiltà dei Marsi, il direttore generale dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera”. Il Premio Civiltà dei Marsi è una scultura in bronzo, realizzata e cesellata a mano. Riproduce alcuni atavici simboli della terra marsicana ed abruzzese: la “chimera”, ovvero l’uccello che secondo la leggenda, volava sulle acque del Lago Fucino e il “disco-corazza”. Quest’ultimo in particolare, è rinvenuto proprio nell’area archeologica di Alba Fucens e fu utilizzato dai Marsi oltre 2000 anni fa per combattere e ottenere dai romani l’ambita cittadinanza e quindi, l’autonomia, il rispetto e la pari dignità di ‘cives’. La cerimonia di consegna del Premio, dal palco del Festival Città di Avezzano, è un evento seguito ed amato, cui partecipano molto volentieri ogni anno, grandi nomi e personaggi di spicco nel panorama televisivo, giornalistico, artistico e culturale. Al direttore dell’agenzia delle Entrate il “disco corazza” è stato assegnato, durante la bellissima prima serata del Festival, condotto e organizzato da Luca Di Nicola, inviato Rai, per l’alacre e meritoria attività svolta fronteggiando con crescente efficacia le insidie derivanti dall’evasione e perseguendo il massimo livello di adempimento degli obblighi fiscali. Il riconoscimento anche per le sue origini abruzzesi e marsicane, essendo originario di Luco dei Marsi. Ci sfugge – continuano polemici dal comitato elettorale dell’Unine dei Marsi, “la logica di tale scelta. In un momento così difficile per cittadini e imprese, premiare chi da tale carica e da presidente di Equitalia ha instaurato uno stato di polizia in Italia, ci sembra un affronto e un oltraggio anche alla memoria dei numerosi imprenditori che strozzati dal fisco hanno preferito togliersi la vita – gesto che non ci sembra sia stato mai compiuto da alcun politico -. Esprimiamo quindi tutta la nostra contrarietà per tale decisione; ci sembra che il nostro Paese esprima ben altre personalità degne di essere premiate. Oltretutto, in una campagna elettorale che vede candidato a sindaco un dirigente della stessa Agenzia delle Entrate, la scelta ci appare anche di propaganda spicciola, oltre che portare alla luce un pericoloso conflitto di interesse”. L’Unione dei Marsi grida “vergogna per questa mediocrità italiana e nello specifico del comune di Avezzano”, l’appello infine ai cittadini a riappropriarsi della dignità scippata. Gianluca Rubeo