Avezzano. Non si placa la polemica sulla questione legata alle consulenze e alle assunzioni al Cam. Le critiche erano arrivate dai sindaci di Tagliacozzo, Maurizio Di Marco Testa e da quello di Aielli, Benedetto Di Censo, che avevano chiesto le dimissioni del vicepresidente del consorzio Pasqualino Di Cristofano. Ora lui chiama in causa l’assessore regionale Angelo Di Paolo. “A l’ennesimo attacco nei miei confronti”, afferma, “non posso esimermi dal constare che i due sindaci Di Marco Testa e Di Censo preferiscono percorrere la via del populismo con la ‘P’ maiuscola anziché la politica. Nel Cam, nel quale rivesto la carica di vice presidente, sono entrato a far parte con il voto dei sindaci della Marsica ed al mio partito, il Pdl. Tutta l’attività contestata dai due sindaci”, aggiunge, “è a piena conoscenza dell’assessore ai Lavori Pubblici della Regione Abruzzo, Angelo Di Paolo, che segue molto da vicino il nostro operato anche attraverso l’organismo di controllo denominato Ato. Lo stesso Di Paolo sia personalmente che attraverso la sua struttura non fanno mai venir meno, con la loro assidua presenza all’interno del Cam, ‘suggerimenti’ di indirizzo politico-amministrativo. Pertanto invito i due sindaci a venire in assemblea per esporre le loro ragioni e nello stesso tempo, se pensano che l’operato della società non venga svolto nei termini di legge, si rivolgano alle autorità competenti, anziché descrivere, attraverso gli organi di stampa, una situazione di scarsa trasparenza nel Cam non veritiera. Faccio infine appello al Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi ed al Coordinatore regionale del Pdl, Filippo Piccone, di approfondire l’intera questione”.