Tagliacozzo. Mai un consiglio comunale aveva così tanto fatto parlare di sé. L’assemblea svoltasi nel comune di Tagliacozzo lo scorso venerdì mattina sembra aver lanciato un gran polverone. Una convocazione straordinaria, un punto all’ordine del giorno estromesso, un’accesa polemica dell’opposizione per un sindaco che si allontana dall’aula e, per finire, una lettera del prefetto. “Il prefetto è intervenuto presso il sindaco e la presidente del consiglio comunale”, ha spiegato Vincenzo Montelisciani, consigliere d’opposizione, “per garantire il rispetto delle regole democratiche e i diritti delle minoranze. In sostanza, il prefetto obbliga presidente e sindaco a convocare un nuovo Consiglio Comunale con la reintegra del Punto all’ordine del giorno estromesso arbitrariamente. In questi giorni, sono stati diramati diversi comunicati stampa nei quali il sindaco ha ribadito l’inammissibilità del punto, mentre l’opposizione ha chiesto la legittima reintegra e denunciato l’illegittima estromissione”. Il prefetto vicario in una lettera, secondo l’opposizione ha quindi intimato al primo cittadino Vincenzo Giovagnorio la convocazione immediata di un nuovo consiglio comunale. “Carte alla mano”, lo stesso sindaco, insieme alla presidente del consiglio Anna Mastroddi, ha ritenuto opportuno intervenire sulla vicenda.
“Chiariamo subito che nella lettera del prefetto vicario, pervenutaci lo scorso 3 febbraio, non vi è nessuna intimazione, ma un invito a dare chiarimenti in merito all’estromissione del primo punto all’ordine del giorno”, scrivono i rappresentanti delle istituzioni locali, “a tal riguardo abbiamo fatto pervenire in data odierna alla Prefettura la lettera della convocazione del consiglio straordinario e le motivazioni d’estromissione. I tre argomenti all’ordine del giorno dell’ormai noto consiglio comunale dello scorso venerdì sono i seguenti: discussione sulle recenti disposizioni della Regione Abruzzo concernenti la chiusura dei Punti di Primo Intervento regionali; costituzione di una Commissione Consiliare “Sanità, affari e politiche sociali” ex art. 8, lett. a) del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale; mozione per la tutela e la salvaguardia del diritto alla salute ed alla sicurezza dei cittadini. “L’ufficio del presidente del consiglio comunale nel predisporre l’ordine del giorno del Consiglio Comunale, convocato per il giorno 3/2/2017, ha ritenuto, in relazione al combinato disposto dell’Articolo 11 e dell’Articolo 18 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, di non dovere inserire, tra gli argomenti della seduta consiliare il punto n. 1 comunicando con nota anche ai consiglieri di minoranza”.
“Ora, il diritto di iniziativa dei consiglieri comunali si esplica, infatti, con la presentazione di proposte di deliberazione, con la presentazione di interrogazioni ed interpellanze. Nella fattispecie in esame, si precisa che la richiesta di discussione generale sul chiusura dei Punti di Primo Intervento, non risulta supportata da alcuna proposta deliberativa”. Aggiungono, “per completezza d’informazione si sottolinea che l’argomento è stato più volte trattato ed ampiamente dibattuto nei precedenti consigli comunali, nella forma delle interrogazioni ed altresì è stato discusso in sede di approvazione della mozione per la tutela e la salvaguardia del diritto alla salute ed alla sicurezza dei cittadini. Mi preme inoltre precisare” conclude il sindaco Giovagnorio “che questi interventi delle minoranze sono tesi a screditare l’istituzionalità del Consiglio Comunale, sono deprecabili e intralciano la nostra complessa azione amministrativa che quotidianamente portiamo avanti con tanto impegno e abnegazione. Nulla di più lontano da un serio ruolo di controllo, collaborazione e suggerimento che si auspicherebbe da un’opposizione seria e coscienziosa”.