Avezzano. Ammonta a oltre 17,3 milioni di euro la richiesta di interventi, da finanziare con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), presentata dall’Azienda territoriale edilizia residenziale (Ater) della provincia dell’Aquila: il piano è stato approvato nelle scorse settimane dal Consiglio di amministrazione guidato dal presidente, Isidoro Isidori, e riguarda, in sostanza, un grande progetto di manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio immobiliare Ater. In particolare, si tratta di un elenco di 19 fabbricati in otto comuni della provincia dell’Aquila, che necessitano di importanti lavori di miglioramento sismico e delle prestazioni energetiche, oltre che della riqualificazione degli spazi pubblici e della riduzione o eliminazione delle barriere architettoniche.
L’opportunità, nell’ambito del Pnrr, è offerta dall’asset “Programma nazionale Sicuro verde e sociale: riqualificazione edilizia residenziale pubblica”, approvato dal decreto legge 59 del maggio 2021, e all’esito della tempestiva istruttoria del settore tecnico dell’Ater, con l’ingegnere Francesca Tomei nel ruolo di rup, in collaborazione con il Servizio edilizia sociale e scolastica del dipartimento Territorio e Ambiente della Regione Abruzzo.
“Abbiamo colto la grande occasione rappresentata dal Pnrr per dare luogo ad un mega piano di manutenzione ordinaria e straordinaria del nostro patrimonio immobiliare in attesa da molti anni di interventi strutturali e per migliorare le condizioni dei nostri inquilini – spiega il presidente dell’Ater, avvocato Isidori, -. E lo abbiamo fatto al termine di una importante, puntuale e concreta azione consistita nella minuziosa ricerca delle criticità e delle conseguenti iniziali progettazioni. In tal senso ringrazio i miei colleghi in Cda Serena Parlante e Massimo Scimia. Il nostro obiettivo è di vedere riconosciuto l’intero pacchetto di interventi. E comunque annunciamo fin d’ora che il completamento del piano sarà alla base del nostro mandato”.
Nello specifico gli interventi riguarderanno tre fabbricati ad Avezzano, in via dei Bruzi, per un costo complessivo di 1.868.249 euro; tre fabbricati a Celano, rispettivamente in via Risorgimento, in via delle Libertà e in piazza dei Caduti 30 Aprile (1.340.429 euro); tre fabbricati a Luco dei Marsi, in via Campo Sportivo – via Ignazio Silone (3.575.808 euro), tre fabbricati a Trasacco in via Acqua dei Santi, (4.694.441 euro).
E ancora, due fabbricati ad Ortucchio, in via Fornace (1.997.753 euro), due fabbricati a Tornimparte, in via Castiglione, nella frazione di San Nicola (1.053.760 euro); due fabbricati a Castel di Sangro, in via Sangrina, (2.056.869 euro). Infine un fabbricato a Ovindoli, in via Ceraso, (787.226 euro).
Il Settore tecnico dell’Ater ha proceduto ad effettuare, per stabilire l’utilizzo delle risorse, una attenta valutazione su numerose ipotesi di progetti relativi a fabbricati di totale proprietà, all’esito della quale sono stati identificati i possibili edifici da inserire nelle proposte. In particolare è stata presa in considerazione una serie di elementi tra cui, gli edifici ricadenti nelle aree a maggior rischio sismico, classificate “1” e “2”,lo stato di conservazione dell’immobile, l’anno di costruzione e la tipologia costruttiva, il possesso di idonea documentazione grafica degli edifici, la possibilità di realizzare interventi volti al miglioramento sismico congiuntamente al miglioramento delle prestazioni energetiche, la presenza di aree di pertinenza e spazi verdi sui quali poter proporre una riqualificazione.
Il programma nazionale “Sicuro verde e sociale: riqualificazione edilizia residenziale pubblica”, una delle articolazioni del Pnrr, è finanziato a livello nazionale con 200 milioni di euro per l’anno 2021, 400 milioni di euro per il 2022 e 350 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2026, da destinare ad interventi di messa in sicurezza sismica e statica dei fabbricati di edilizia residenziale pubblica, di efficientamento energetico, di razionalizzazione degli spazi, di riqualificazione degli spazi pubblici, a cominciare dalle aree verdi, ma anche per operazioni di acquisto di immobili, da destinare alla sistemazione temporanea degli assegnatari di alloggi.