Avezzano. La pista ciclabile della zona nord deve essere difesa e potenziata. Questo l’appello di Dario Raglione, presidente del Comitato mobilità sostenibile, agli amministratori comunali di Avezzano. Attraverso una lettera Raglione ha comunicato al sindaco, Gianni Di Pangrazio, agli assessori e ai consiglieri la necessità di tutelare e potenziare il corridoio ciclabile che attraversa i diversi quartieri della zona nord. “Ho scritto agli amministratori in relazione ai presunti problemi che discenderebbero dalla presenza della pista ciclabile nella zona nord della città e in particolare in Via Cavalieri di Vittorio Veneto”, ha spiegato Raglione nella sua lettera, “gli “avversari” della suddetta pista ciclabile affermano che la stessa sarebbe inutile perchè poco utilizzata e che causerebbe essa una “strozzatura” e un restringimento della carreggiata stradale in via Cavalieri di Vittorio Veneto all’altezza dell’INPS da cui scaturirebbero ingorghi e intralci alla circolazione automobilistica. Per questo ne propongono la eliminazione o riduzione. La realtà è completamente diversa: il problema degli ingorghi in Via Cavalieri di Vittorio Veneto non è causato dal lieve restringimento di carreggiata automobilistica a seguito della costruzione della pista ciclabile in quanto le due corsie automobilistiche sono del tutto regolari, ampie e a norma di legge, e consentono alle automobili di circolare senza problemi. Gli ingorghi derivano invece dal fatto che ci sono costantemente decine e decine di automobili in divieto di sosta sulla carreggiata automobilistica davanti all’INPS, e – non si sa bene perchè – questa sosta selvaggia viene tollerata, o comunque non viene sanzionata. Chiediamo quindi formalmente che la Polizia Locale controlli e sanzioni con la massima severità le soste selvagge in via Cavalieri di Vittorio Veneto, senza alcuna tolleranza, e venga accantonata qualsiasi idea di andare a toccare la pista ciclabile, che va invece potenziata. Non è possibile che la prepotenza e il comportamento illegale di pochi automobilisti incivili venga accettata con un “dato di fatto” e che si vada addirittura a mettere in discussione un’importante infrastruttura importante per una città moderna, che – al contrario di quanto qualcuno pensa – va potenziata e ampliata. Quanto al problema del fatto che la pista è sottoutilizzata”, ha continuato il presidente del Comitato mobilità sostenibile, “circostanza che è stato oggetto alcuni giorni fa anche di articoli giornalistici – ciò è dovuto al fatto che è interna ad un solo quartiere e non è collegata con altri percorsi ciclabili: per questo risulta “sottoutilizzata”. Ma la soluzione non è quella di ridurla o eliminarla! Al contrario, la stessa va al più presto collegata con il Centro e gli altri quartieri della città, come previsto dal PRG. Questo è un passaggio fondamentale per incentivare l’uso della pista ciclabile e far sì che la bici divenga un mezzo di trasporto sempre più diffuso; allo stesso tempo occorre disincentivare l’uso dell’automobile privata che ad Avezzano resta eccessivo ed abnorme. Un’occasione potrebbe essere quella della preanunciata ristrutturazione del sottopasso di Via Albense/Via Don Minzoni, di fatto oggi pericolosissimo per il transito con le biciclette. Chiediamo che oltre al camminamento pedonale – opera certamente importantissima – si realizzi una pista per le biciclette. Altra modalità potrebbe essere quella della ristrutturazione del sottopasso pedonale della stazione ferroviaria. Oggi lo stesso è in condizioni fatiscenti, è dotato solo di una scalinata ripidissima, è sporco e malsicuro: di fatto è infrequentabile per pedoni e ciclisti, e costituisce una barriera architettonica che spezza in due la città. Una soluzione-tampone, in attesa di una ristrutturazione radicale, potrebbe essere quella dell’installazione di piccole rampe/canaline laterali: da anni abbiamo presentato il progetto a costo zero per l’Amministrazione, ma non abbiamo ricevuto alcun riscontro. Chiediamo cortesemente un rapido incontro con l’Amministrazione in quanto la nostra Associazione è rappresentativa degli utenti e cittadini della strada, per cui pensiamo di avere legittimazione e rappresentatività al pari delle Associazioni di categoria dei commercianti (le quali, ci risulta, già sono state audite dal Comune). Prima di prendere qualsiasi decisione, riteniamo che vadano sentite tutte le voci in campo, e quindi la nostra e tutte le altre associazioni ambientaliste/civiche”.