Avezzano. È scontro tra i commercianti della città è l’assessore all’ambiente Crescenzo Presutti. Dopo un confronto sull’imminente realizzazione della pista ciclabile si è passati alle maniere forti con accuse sui social. “L’assessore Presutti risponde, ma non risponde alle accuse di aver postato su Facebook insulti verso i commercianti e i cittadini contrari alla pista ciclabile”, ha spiegato Gianni Napoleone che guida un comitato nato proprio tra i commercianti della città per dire no alla pista ciclabile, “noi però rispondiamo alle sue affermazioni: non è vero che l’amministrazione è in ostaggio di 20-30 commercianti, perché noi non siamo contrari alle iniziative, noi siamo e saremo sempre contrari solo alle pedonalizzazioni e alle chiusure al traffico senza i supporti adeguati e parcheggi.
Abbiamo invece sempre organizzato iniziative a nostre spese, autotassandoci come per le luminarie natalizie, per rendere più gradevole e accogliente la città. Non è vero che siamo in 20 30 ma citando le parole del sindaco in campagna elettorale ad Avezzano siamo più di 100 commercianti con oltre 3000 lavoratori. Una grande fabbrica con 3.000 dipendenti che investe di suo senza chiedere nulla di finanziamenti e di concessioni gratuite. Una cosa è vera però non esistono solo i commercianti,infatti si sta creando una vera e propria rivolta popolare da parte dei cittadini e residenti del centro che non riescono a capire perché con tante priorità essenziali e urgenti per la città si vogliano spendere i soldi, anche se arrivano dalla comunità europea, per una cosa inutile e dannosa.
È vero il centro è uno spazio che deve essere utilizzato da tutti. E proprio per questo non bisogna richiuderlo, la viabilità è importante, questa amministrazione lo sa bene, dato che in altre zone ha aperto e creato delle strade importanti e vitali per la valorizzazione delle aree. Ma parliamo ora del fallimento della pista ciclabile della zona nord. Presutti è male informato, non sa che contrariamente a quello che dice è stata classificata tra le prime 30 in Italia ottenendo enormi finanziamenti proprio perché collega svariate zone di interesse come ospedale, poliambulatorio, Inps, poste, stazione, scuole, teatro e Agenzia delle entrate. Nonostante ciò non ha mai funzionato e non funziona neanche ora. La pista ciclabile del centro, invece, non collega nessun servizio di interesse al di fuori del chiosco di piazza Torlonia e dei 20 – 30 commercianti inutili che possono anche andare via”.