Avezzano. “Nessuno la voleva, ma verrà a breve verrà realizzata e con quali prospettive?”. Questo è l’interrogativo che si è posto Roberto Verdecchia, consigliere comunale ed ex assessore all’Ambiente. “Costo benefici“, ha continuato, “la storia dovrebbe insegnare qualcosa: nel Floris 2 la pista ciclabile ne è stata la più lampante dimostrazione, denari pubblici inutilmente spesi, per un bene utilizzato da pochissimi a primavera inoltrata, estate e inizio autunno e lasciata abbandonata lì il resto dell’anno; seconda parte, devastante per la città e tutti i cittadini, con meno parcheggi, meno entrate per le casse comunali (danno erariale a parte), e utile a chi?”.
“Quelli che vanno in bicicletta potranno usufruire ugualmente e lecitamente delle strade cittadine senza lamentarsi di nulla”, ha proseguito Verdecchia, “visto che nessun sinistro degno di nota è riportato negli ultimi dieci anni della nostra cronaca, quindi ha chi servirà? Senza contare la totale mancata concertazione con le associazioni di categoria, non solo la mobilità sostenibile, ma tutte le categorie di cittadini che a vario titolo saranno coinvolte, quali i commercianti, che solo oggi hanno capito la vera differenza tra la democrazia con il dialogo e la democrazia vestita in forma dittatoriale e menzognera, che oltre un anno fa per accattivarsi i voti promettevano il mantenimento dello status attuale delle cose e dopo aver ottenuto il potere, ignorando le regole del vivere civile, impongono a tutti il loro dictat. Allora vanno fatti due moniti: che quando si va al voto, si sceglie sempre il certo per l’incerto; l’altro: bisognerebbe fare un atto di umiltà amministrativo e dire abbiamo sbagliato con un atto in autotutela no. Certo sarebbe troppo per chi non ha dignità ma solo arroganza”.