Avezzano. Alessandro Pierleoni è alla seconda esperienza amministrativa, dopo quella trascorsa prima tra i banchi della maggioranza e poi dell’opposizione con Gabriele De Angelis sindaco. Trentanove anni, commercialista e consulente del lavoro, nella nostra intervista si è soffermato principalmente sugli aspetti connessi al settore cultura e a quelli del mondo del lavoro.
Cultura: come sviluppare una rete virtuosa che possa rappresentare un’alternativa al Teatro dei Marsi?
La nostra città è patrimonio di storia, cultura e arte: un territorio con enormi potenzialità. Partire dalla nostra storia è fondamentale per cambiare il futuro. Serve una idea di cultura capace di includere le tante ricchezze e forze del territorio, valorizzando il sistema Avezzano. Operativamente significherà aggregare: luoghi sempre aperti ed attrattivi per tutti. Dai Cunicoli di Claudio, dove la nostra storia è partita, al parco di Villa Torlonia, giardino della città. Dall’Aia dei Musei, custode del patrimonio storico-culturale di Avezzano e della Marsica, al Castello Orsini-Colonna simbolo delle passate e nuove generazioni. Vogliamo costituire una consulta culturale per ascoltare le proposte dei professionisti del teatro, della musica e delle arti e le istanze giovanili, identificando nelle diverse realtà associative, le loro missioni ed il loro stile. Dobbiamo riconoscere nella nostra lingua e nella nostra storia, l’identità, la nostalgia e la gioia con il teatro amatoriale e creare luoghi ed una rassegna dedicata.
Centro Montessori e biblioteca comunale sono due punti che andrebbero potenziati e resi protagonisti della vita cittadina…
Per la loro posizione il centro e la biblioteca devono diventare il fulcro della vita studentesca e universitaria. Potenziare gli orari di apertura servirà ad immaginarli come punti di incontro per tutte le esperienze giovanili avezzanesi: penso ai giovani attori, agli scrittori e ai poeti che possano fare di quegli spazi un crocevia di interessi e di idee. Sono un bagaglio di vitalità che non possiamo permetterci di perdere.
Lavoro: quali politiche e proposte per i giovani e per la fascia di mezza età?
Innazitutto occuparsi delle realtà che oggi sono in difficoltà: quindi creare un sistema di microcredito e lo sportello per il lavoro e le aziende. Daremo il massimo per intercettare ogni risorsa disponibile a livello regionale, nazionale e comunitario – a maggior ragione sviluppando progetti da poter agganciare al treno del recovery fund – sviluppando un costante rapporto pubblico/privato a sostegno delle attività avezzanesi e marsicane.
Ammortizzatori sociali: come può il Comune dare il proprio sostegno alle famiglie in difficoltà?
In primis occorre essere vicini alle famiglie sviluppando un servizio di welfare di prossimità: penso ad esempio a dei voucher per gli asili nido al fine di incentivare l’occupazione femminile e ad un sistema di sostegno al reddito ed inclusione per le giovani coppie anche pensando alla creazione di un circuito solidale fra il Comune e le attività commerciali locali.