Tagliacozzo. Dante e Pasolini. Un binomio originale e affascinante che emerge nel nuovo libro di Massimo Desideri che domani, sabato 6 agosto, alle ore 18, sarà ospite nel cortile d’Arme del Palazzo Ducale, all’interno del cartellone dei pomeriggi culturali del Tagliacozzo Festival.
“Dante ha pagato col rischio della condanna all’Inquisizione e alla morte la dirompente libertà del suo pensiero in un’epoca di grave oppressione religiosa e culturale; Pasolini con il proprio assassinio nel 1975, trent’anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale e la caduta del fascismo, durante una fase storica nominalmente democratica. E non solo loro hanno pagato duramente la scelta di dire la verità. La ricerca della libertà di espressione e di libera manifestazione del proprio pensiero suscita riserve e ostacoli in ogni tempo”, queste le parole dell’autore nella premessa.
“La riflessione di Dante e di Pasolini sulla politica è un patrimonio culturale di cui non possiamo fare a meno. Ed è un fatto l’affinità che Pasolini sentì per Dante, pur così a prima vista lontano dalla sua idea di ‘politica’: tant’è che il ‘dantismo’ di Pasolini, letterario e di responsabilità etica dell’intellettuale, non può essere messo in dubbio. Come si vedrà, il dantismo di Pasolini è il più originale e (fedele) di tutto il Novecento, il più assoluto e ‘sostanziale’, nella tecnica così come nello spirito stesso del ‘fare poesia’, nell’impegno e nella ‘responsabilità’ prima di tutto civile e
politica dell’intellettuale”. Massimo Desideri, già docente nei licei, è ora impegnato in una variegata attività saggistica su tematiche letterarie, culturali e di costume, destinata a chiunque desideri accostarsi ad esse in modo più oculato e ‘curioso’ a proposito di tanti aspetti a volte trascurati da letture tradizionali o ‘classiche’.
Precedentemente a quest’ultimo saggio (terza opera per la saggistica al XIV Premio Letterario “Città di Castello” 2020), ha pubblicato altri lavori come Ridendo, sul Rinascimento ‘burlesco’, ancora con LuoghInteriori. Alcuni testi sono specificamente ‘danteschi’ (Dante, Gemma e l’altra [2014], cui è stato assegnato il Premio Speciale della Giuria ‘XXXIX Premio Casentino 2014’; Dante e le ‘donne d’amore’ [2015]; e Il volto nascosto di Dante [2016], sugli aspetti eterodossi del pensiero dantesco).
Che cosa ha veramente detto Niccolò Machiavelli (2014); Confesso che ho insegnato (2012), romanzo-saggio ‘semiserio’ sulla scuola italiana di oggi e di un recente passato; Ab antiquo (2011), traduzione completa dal latino delle Sententiae di Publilio Siro; il ‘novecentesco’ Passioni e storia dell’Italia di ieri (2017); La poesia al femminile nell’Italia del Cinquecento (2018); infine, tra altri, La Divina Commedia non è per tutti; Nascita e infanzia della lingua e della letteratura italiana fino al Dolce Stil Novo (con appendice su Cina e mondo arabo) e Nel segno dell’aquila imperiale. Il Dante politico.