Celano. “Non è mio costume replicare a illazioni, siano esse farneticanti o strumentali, ma le affermazioni dell’esponente del Pd di Celano Ermanno Natalini meritano una qualche doverosa precisazione”. Così replica il Sindaco di Celano, Senatore Filippo Piccone, in merito a quanto dichiarato da Natalini sulla necessità di chiarezza e di un presunto ritorno degli elettori alle urne. “In primo luogo”, prosegue il Sindaco Piccone, “non devo chiarire nulla in merito alla mia posizione. Fino alla prova del contrario, Natalini e il Pd stiano tranquilli, sono e resterò il Sindaco in carica, eletto con larghissimo suffragio dai cittadini, verso i quali non solo nutro profonda riconoscenza ma rispetto e disponibilità. Anzi, riconfermo tutto l’impegno e l’intento per proseguire e rilanciare l’attività amministrativa e completare così il programma che gli elettori hanno prescelto e votato. Al momento posso tranquillamente confermare che non ci sono novità o condizioni tali da far ritenere che l’attuale amministrazione abbia ancora pochi mesi di vita. Se dovessero esserci in futuro sarò io stesso, come del resto è sempre avvenuto, a darne ampia comunicazione. Mi pare”, aggiunge Piccone, “alquanto inopportuno, poi, il riferimento ad un uso disinvolto da parte del Pdl delle Istituzioni. Se in passato sono state adottate delle decisioni, tengo a ribadire, esse sono state assunte in quanto le vicissitudini della politica spesso e volentieri sono irripetibili. Mai per creare in maniera poco riguardosa nei confronti delle Città le condizioni per un periodo di commissariamento. Anzi, le decisioni sono state sofferte ma adottate con la consapevolezza che il ruolo di parlamentare, e quindi di soggetto rispettoso delle Istituzioni, mi impongono. Non è iniziata nessuna corsa al governatorato della Regione”, conclude il Sindaco Piccone, “ma come avviene in politica tutto verrà deciso al momento opportuno. In questi giorni è sufficiente seguire qualche tg o sfogliare i quotidiani per rendersi conto del vivace fermento che anima tutti i partiti. Per questo, ammesso che eventualmente si debba decidere sulle condizioni di incompatibilità, esse saranno oggetto di discussione solo verso la fine del prossimo anno, periodo successivo alla tornata elettorale delle politiche 2013”.