L’Aquila. Il 2012 e’ stato un anno difficile per il mercato del lavoro e per l’economia abruzzese. E’ questa l’analisi che emerge dai dati elaborati dell’ufficio studi della Cisl Abruzzo ”M.Ciancaglini”. Il raffronto con l’anno 2011 della Cassa integrazione, informa la Cisl, fa registrare un aumento del 10% delle ore autorizzate, in particolare dell’ordinaria e della straordinaria. Per il 2012 il monte ore e’ pari a 32.309.285. Le province di Chieti e di Teramo, quelle dotate di una rete d’imprese piu’ sviluppata, risultano le piu’ colpite. Tutti i settori di produzione mostrano una maggiore sofferenza. Continua la difficolta’ delle piccole imprese artigiane, che hanno raddoppiato il ricorso alla Cassa integrazione.
In Abruzzo, aggiunge la Cisl, sono aumentati i beneficiari degli ammortizzatori sociali di oltre 5 mila toccando la soglia dei 40.585 persone. A settembre 2012 gli occupati sono 508 mila, in diminuzione dello 0,4% rispetto allo stesso arco temporale dell’anno precedente (-2 mila), mentre il tasso di occupazione, pari al 56,9%, e’ in diminuzione di 0,3 punti percentuali nel confronto congiunturale. Il numero dei disoccupati, pari a 53 mila, registra un aumento (+10 mila) rispetto agli stessi mesi del 2011. Il tasso di disoccupazione si attesta all’9,5%, in aumento di 1,7 punti percentuali. Le previsioni del Pil per il 2012 si attestano intorno al -0,9%. L’esportazioni per il III trimestre 2012 diminuiscono di 4,5 percentuali rispetto al 2011. Nel 2013, conclude la nota, senza una grande attenzione per il lavoro e l’economia si rischia di subire arretramenti difficilmente sostenibili per l’Abruzzo a causa dell’indebolimento del tessuto produttivo generando conseguenze pesanti per il lavoro. Le fasi elettorali nazionale e regionale, pur rappresentando un momento importante della democrazia, non devono distogliere lo sguardo da impegni e scadenze che l’Abruzzo deve saper affrontare.