Avezzano. Pestato, spogliato e gettato in mezzo a un campo in fin di vita. In queste condizioni sarebbe stato ritrovato Domenico Massimiani (34), di Avezzano, detto Pesciolino, dagli agenti del commissariato di Avezzano dopo una segnalazione. Il suo corpo esanime era vicino all’ospedale dove si era recato precedentemente per suturare delle ferite intorno all’orecchio per poi firmare e allontanarsi. In cella con l’accusa di averlo ferito in modo gravissimo è finito Maaloun Jawad, 34 anni, straniero con precedenti penali, difeso dall’avvocato Carlo Lucci e arrestato dagli agenti della squadra anticrimine, al comando del sostituto commissario Gaetano Del Treste. Secondo una ricostruzione, ancora al vaglio degli investigatori, l’avezzanese sarebbe stato aspettato fuori dall’ospedale dopo una prima lite. I medici gli avevano medicato delle ferite non gravi intorno su un lato della testa. Il giovane, però, ha firmato ed è andato via. Quello che è accaduto dopo non è ancora chiaro. Certo è che le condizioni in cui è stato ritrovato successivamente escludono con certezza che possano essere le stesse che aveva nella prima medicazione avvenuta in ospedale. Infatti si tratta di lesioni profonde. Si segue anche la pista della caduta, ma l’ipotesi non sembra convincere. L’avezzanese, infatti, è stato ritrovato in un campo dove non può essere arrivato da solo, proprio a causa della gravità delle lesioni in testa che non permetterebbero a una persona di muoversi o di spostarsi, lasciando il ferito immediatamente privo di sensi. Si presuppone, quindi, che il giovane si stato gettato nel campo dove è stato ritrovato. Saranno ulteriori accertamenti da parte degli agenti del commissariato di Avezzano, guidato dal vicequestore aggiunto Paolo Gennaccaro, a chiarire nel dettaglio e a ricostruire le ore che vanno dalle dimissioni in ospedale al grave ferimento dell’avezzanese. Il paziente è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico nel reparto di Neurochirurgia e poi ricoverato in rianimazione. Le sue condizioni sono disperate.