Avezzano. È stata confermata dalla Corte d’Appello dell’Aquila la sentenza di condanna a tre anni e due mesi di reclusione per D.A.D., 33 anni, marsicano, accusato di lesioni gravi nei confronti di carabiniere. Lo ha deciso la corte d’appello dell’Aquila confermando la pena di primo grado per fatti che risalgono alla notte del 19 settembre del 2009. Il militare fuori servizio e in borghese, in centro ad Avezzano, insieme ad alcuni colleghi, intervenne per sedare una lite insorta tra l’imputato e il titolare di un esercizio pubblico di via Corradini. In primo grado era stato condannato dal tribunale di Avezzano alla reclusione e al risarcimento del danno arrecato al militare a seguito dell’aggressione, con il rinvio degli atti alla Procura. Come emerso dal processo e come confermato dal consulente tecnico del pm, il militare era stato colpito con una testata al volto e con pugni. Gli era stato diagnosticato l’indebolimento permanente della funzione respiratoria in conseguenza della ferita riportata alla narice destra e una menomazione funzionale di un dito della mano destra. A nulla è valso il tentativo della difesa dell’imputato, rappresentata dall’avvocato Antonio Pascale, di dare una diversa ricostruzione della vicenda. La Corte ha così confermate quanto emerso nel corso del giudizio di primo grado. Strada in salita, adesso, per la difesa, alla quale non resterà che l’ultima chance del ricorso davanti alla Corte di Cassazione. La parte offesa era difesa dall’avvocato Roberto Verdecchia.