Avezzano. Era accusato di aver picchiato e ferito 5 finanzieri dopo l’incursione in casa per un blitz antidroga. Era anche stato ammanettato alle caviglie. Ora il giudice del tribunale di Avezzano, Stefano Venturini, dopo la richiesta di giudizio per direttissima, ha assolto Bya Youssef, iol giovane marocchino al centro di controverse vicende giudiziarie che lo vedono implicato per questioni di spaccio. Era stato arrestato dagli uomini della Guardia di Finanza per aver picchiato cinque degli otto intervenuti nel corso della perquisizione all’interno della sua abitazione per reati connessi alle sostanze stupefacenti. A fronte della scelta del giudizio abbreviato condizionato ad escutere un unico teste della difesa e dopo lunga camera di consiglio, il giudice ha assolto con formula pi piena l’imputato perché il fatto non sussiste. “Curiosità destano le motivazioni che verranno rese dal giudice nella parte emotiva del suo provvedimento”, ha affermato il legale del Giovane, Roberto Verdecchia, “visto che lo stesso si è riservato il più breve termine di legge, ovvero quindici giorni, ai fini di chiarire come sono effettivamente andate le cose la notte di metà febbraio, all’atto dell’accesso degli agenti operanti all’interno dell’abitazione, il quale unitamente agli operanti fu anche lui refertato al pronto soccorso di Avezzano, riportando escoriazioni e ferite giudicate guaribili in giorni sette”. Il pm Alessia Marchione aveva chiesto la condanna dell’imputato a mesi otto di reclusione. “Di contro”, afferma il legale del marocchino, “la tesi difensiva del Bya Youssef, sostenendo una certa “peculiarità” nel comportamento degli agenti operanti, ha trovato riscontro, anche alla luce della deposizione del teste introdotto nel giudizio abbreviato”.