Avezzano. E’ stato prosciolto per non aver commesso il fatto. Era accusato di aver preso a mazzate con un palo di ferro e con una pala due stranieri avendo cagionato lesioni per 20 e 10 giorni e del reato di estorsione per aver fatto ricorso alla violenza per costringere due extracomunitari di nazionalità marocchina a non esigere il loro credito per le tre giornate lavorative svolte e presumibilmente non corrisposte.
I fatti risalgono al 30 maggio 2011, avvenuti nelle prime ore del mattino a Luco dei Marsi in località Strada 40 ove a dire dei due extracomunitari e del pubblico ministero che ha sostenuto l’accusa in giudizio gli stessi sarebbero stati aggrediti e duramente malmenati dall’imprenditore agricolo Scipioni Gianfranco di anni 41 di Luco dei Marsi difeso dall’avvocato Roberto Verdecchia.
Durante l’udienza preliminare conclusasi nell’udienza di ieri, le parti civili sono state sconfessate, visto che nella loro querela sostenevano che l’imprenditore avrebbe negato loro la giusta corresponsione per il lavoro da loro espletato nei campi, sino ad aggredirli per le vie brevi cagionandogli numerosi giorni di lesione con l’uso di una pala in ferro ed altri arnesi di lavoro, mentre di contro dalle testimonianza dei testi introdotti dalla difesa, ammessi ed escussi dal Gup del Tribunale di Avezzano Andrea Paolo Taviano, questi hanno ricostruito in modo totalmente diverso l’intero episodio che vedeva lo Scipioni indagato di reati gravissimi che avrebbero potuto portarlo finanche ad un rinvio a giudizio con condanna alla pena di reclusione da cinque a dieci anni. Piena luce è stata fatta, tant’è che il giudice dopo una lunga camera di consiglio, durata oltre due ore, ha prosciolto con la formula più ampia il giovane imprenditore locale, che si è riservato la volontà di effettuare, di contro, una denuncia per calunnia nei confronti dei due stranieri.