Che bella festa è la Benedizione Laurì,
se porta jo stendardo ‘mpretissione Laurì.
Prepara pure tu no ciammellone pe poteglio beneì;
prepara pure tu no ciammellone pe poteglio beneì.
E coscì fino a massera allegramente atemo sta,
giacch’è puri primavera te ve’ voglia de cantà.
Così faceva l’indimenticabile canzone di Luigi Venturini che descriveva in rima, con precisione e dovizia di particolari, la festa della municipalità dedicata al Volto di nostro Signore Gesù Cristo.
Torna la folla in piazza nel giorno della domenica in Albis, cioè la domenica dopo Pasqua, per una tradizione antica, risalente a una donazione dei principi Colonna fra il XVII ed il XVIII secolo.
Ieri pomeriggio le monache benedettine, custodi del quadro, hanno consegnato l’Effigie del Volto Santo al sindaco Vincenzo Giovagnorio per essere esposta alla venerazione dei fedeli. Alla Santa messa presieduta dall’Abate di Subiaco Mauro Meacci, ha seguito il concerto istituzionale nel Teatro Talìa delle “Trombe d’argento”, il sestetto di ottoni della Cappella Sistina. Quindi, in serata un oratorio in musica a cura dell’Orchestra dei giovani della Diocesi dei Marsi.
Questa mattina, dopo il pontificale presieduto dal vescovo dei Marsi, Giovanni Massaro nella chiesa madre dei Santi Cosma e Damiano, e la solenne processione in Piazza Obelisco, c’è stata la benedizione con il quadro del Volto Santo e il famoso schizzo dell’acqua dalla fontana.
Il vescovo ha ricordato “lo stile di Gesù che non ha mai condannato nessuno, che non ha mai odiato nessuno, che non ha mai risposto al male con il male, ma che ha sempre risposto con il bene e ha sempre avuto un cuore misericordioso. Perdonare significa proprio questo.
Oggi più che mai, in questo mondo segnato tante volte dall’odio e dalla guerra, abbiamo bisogno di misericordia e di uomini che sappiano trasmettere la misericordia di Dio. E si impara a farlo non mettendoci dinanzi allo specchio bensì mettendoci dinanzi al volto crocifisso di Gesù.
Vorrei tanto che Tagliacozzo è l’intera Marsica continuino a essere un’oasi di piace, vivendo quei valori evangelici che appartengono alla vostra storia, alla vostra tradizione, sappiate sempre essere accoglienti ospitali e buoni come siete stati in questi mesi di episcopato nei miei confronti. La Marsica continui a caratterizzarsi sempre un’oasi di pace”.