Avezzano. “Occorre andare a fondo nelle questioni che riguardano la gestione della città”. Inizia così il commento del capogruppo del Partito Democratico al Comune di Avezzano, Giuseppe Di Pangrazio, in riferimento all’organizzazione del traffico cittadino. “Occorre rivedere nel complesso il piano della mobilità. Quando è stato introdotto, nel 2006, il piano traffico di Avezzano avrebbe dovuto semplificare e migliorare la vivibilità del centro storico. Se da un lato le premesse potevano essere condivise, di fatto l’attuazione parziale di tale piano ha reso inefficace la totalità dell’intero progetto. Quando parliamo di mobilità – contiunua Di Pangrazio – dobbiamo guardare al sistema complesso dei mezzi di trasporto: dalle automobili ai pedoni sino ai mezzi a due ruote. Tutto questo non è stato fatto, a favore invece di un ispiegabile obbligo di senso di marcia nel solo quadrilatero che circonda il centro storico. Secondo quanto previsto, tale obbligo avrebbe dovuto decongestionare il traffico nel centro città migliorando lo scorrimento delle automobili. In realtà si è ottenuto perfettamente l’effetto contrario. Da quando è stato attivato il senso unico nelle quattro strade principali, via XX Settembre, via Montello,via Monte Velino e via Roma, gli automobilisti, per evitare lunghi tratti obbligati, preferiscono percorrere tragitti interni andando in questo modo ad alimentare il traffico proprio nelle zone in cui si cercava di evitarlo. L’istituzione del senso unico sta inoltre causando la sofferenza di molte attività commerciali situate ai lati delle quattro strade, attività che dovrebbero invece essere aiutate perchè portatrici di lavoro. Vi è poi un problema relativo alla sicurezza. L’alta velocità con cui tali arterie vengono percorse ha aumentato, di fatto, i rischi per l’incolumità dei cittadini. Sarà necessario inoltre controllare se nel corso di questi ultimi anni vi sia stato un peggioramento della qualità dell’aria e soprattutto se gli agenti inquinanti presenti siano o meno al di sopra degli standard di sicurezza. Vi sono poi le piste ciclabili. E’ chiaro ormai a tutti che l’idea di mobilità ciclistica non può essere intesa come è stato fatto per via Cavalieri di Vittorio veneto. Anche qui si è preferito uno sporadico e pericoloso espediente ad un sistema complesso, efficace e soprattutto logico di mobilità; logica che dovrebbe essere quella di consentire lo spostamento dei cittadini in qualsiasi punto della città, nel pieno rispetto della loro sicurezza e senza compromettere infrastutture che funzionano. Il progetto attuato in via Cavalieri di Vittorio veneto va proprio nella direzione opposta. La riduzione della carreggiata ha causato e sta causando non pochi disagi ai residenti e alle attività commerciali. L’immagine e la percezione della città – afferma il capogruppo del PD – si costruisce mediante questi aspetti. Occorre affrontare i problemi nella loro complessità e nella loro profondità. E’ finito il tempo delle chiacchiere, degli slogan pubblicitari, della politica vuota e basata solo su finte promesse ed effetti speciali. I cittadini non hanno più voglia di ascoltare parole gettate al vento e soprattutto sono stanchi di subire sulla propria pelle gli errori dei loro governanti. Il gruppo comunale del Partito Democratico – continua Di Pangrazio – sarà impegnato nelle prossime settimane ad incontrare associazioni delle categorie produttive, associazioni culturali e sindacali in modo da ascoltare tutte le esigenze della nostra città. Alla politica del fare male deve opporsi una politica che prima di tutto ascolti, cheparta appunto dai bisogni dei cittadini e non dalle convenienze degli amministratori. Solo così è possibile costruire una città credibile e funzionale alle esigenze della comunità.