Avezzano. Psr: neanche un rigo è stato scritto dalla direzione agricoltura regionale. A lanciare il grido d’allarme è la Confagricoltura Abruzzo che è preoccupata per le sorti degli agricoltori marsicani. “In questi ultimi giorni l’Assessore Febbo ha imputato al personale dirigente della Direzione bilancio alcune gravi disfunzioni tanto da chiedere che“si faccia luce al più presto e, soprattutto, se ci siano gli estremi per provvedimenti disciplinari per questi gravi ed ingiustificabili fatti poiché tutto ciò è stato fatto per creare difficoltà all’attività di questo Governo e maggioranza”. Se dalla Direzione Bilancio passiamo alla Direzione Agricoltura le cose non cambiano. Confagricoltura Abruzzo sta aspettando che i dirigenti preparino i documenti di lavoro per il partenariato sul nuovo PSR. Vogliamo ricordare che la nuova programmazione mette a disposizione delle imprese agricole abruzzesi per i prossimi 7 anni oltre 430 milioni di euro e che vi sono tempi strettissimi per inviare a Bruxelles i documenti della programmazione, pena la perdita di risorse per i ritardatari. Numerose regioni Italiane sono già a buon punto, la Lombardia è già in grado di inviare il proprio PSR nei prossimi giorni, il vicino Molise ha già predisposto tutti i documenti ed avviato la concertazione con le Organizzazioni Professionali, tutte le altre regioni sono in avanzata fase della programmazione. A chi imputare i ritardi, che peraltro rischiano di vanificare l’ottimo lavoro di Mauro Febbo nel recuperare risorse aggiuntive dalle ripartizioni nazionali? Per la prima volta l’attuale Assessore ha rinunciato ad affidare il compito a consulenti esterni, ma, evidentemente, l’attuale struttura dirigenziale (salvo rare eccezioni) non è nella condizione di elaborare il documento di programmazione. Ci riferiscono di faide interne all’assessorato, abbiamo contezza di ottimi dirigenti oberati di lavoro per il disbrigo delle pratiche correnti e di dirigenti che occupano posizioni in strutture che non hanno praticamente compiti. Ci risulta che la riorganizzazione della direzione sia stata licenziata dalla Giunta Regionale ormai da mesi ma che non sia stata ancora completato la ridistribuzione dei compiti ed incarichi. Perché? Si aspettano le elezioni e l’eventuale nuovo inquilino politico all’Assessorato? Una situazione surreale che vogliamo denunciare perché questo modo di procedere sta facendo danni a tutto il sistema agricolo. Basta esaminare il sito della direzione per avere conferma del marasma che aleggia all’interno dell’assessorato agricolo: dirigenti senza uffici (quindi dirigenti di se stessi), dirigenti con uffici vacanti, dirigenti che coprono ad interim altri posti dirigenziali, dirigenti di servizi di cui non si ricordano iniziative o attività particolari, servizi dirigenziali senza dirigenti e senza uffici, Dirigenti di servizi che replicano uffici di altri servizi. Tornando al PSR chiediamo all’Assessore di affidare all’esterno, seppur in ritardo, l’incarico di redigere i documenti di programmazione dal momento che il Servizio preposto quello della pianificazione e gestione dei programmi cofinanziati è senza dirigente e con un solo ufficio coperto dal responsabile che, tra l’altro, deve occuparsi della programmazione corrente. E che dire poi sulla situazione degli Ispettorati provinciali agricoltura tutti senza dirigenti e con numerosi uffici vacanti per non parlare delle funzioni ex ARSSA praticamente alla paralisi (laboratorio agrochimico, centro agrometeorologico, bollettini fitosanitari). Una situazione vergognosa sulla quale le responsabilità politiche sono gravi e tutte da imputare alla direzione personale al pari di quella della struttura dirigenziale che, responsabilmente, per il rispetto dovuto al cittadino contribuente dovrebbe spontaneamente rinunciare non solo alla retribuzione di risultato per carenza di obiettivi raggiunti, ma a buona parte della retribuzione di posizione per non aver svolto con la dovuta competente diligenza gli incarichi assegnati. Alla eventuale difesa d’ufficio del sindacato dei dirigenti rispondiamo che siamo pronti ad un confronto pubblico per esporre agli agricoltori ed ai cittadini la situazione che si è venuta a creare”.