Magliano de’ Marsi. Continua a far discutere il piano per il recupero del centro storico di Magliano e delle sue frazioni. La discussione del progetto, di cui ha già parlato MarsicaLive, in consiglio comunale ha acceso una miccia tra maggioranza e opposizione. Dopo la presa di posizione dei consiglieri Marco Di Girolamo, Antonio Iannucci, Andrea Morgante e Antonio Morgante è arrivata la risposta del primo cittadino, Pasqualino Di Cristofano e dell’assessore all’Urbanistica, Antonio Marini.
“Dopo lo stupore avuto nella seduta di ieri con lo scenico abbandono dell’ aula da parte dei consiglieri Di Girolamo e Iannucci, restiamo sbalorditi dal comunicato sottoscritto anche dagli assenti consiglieri Morgante Andrea e Morgante Antonio”, hanno precisato Di Cristofano e Marini, “lo stupore deriva dal non comprendere quale sentimento anima tanta ritrosia a voler condividere un deliberato che “integra” quanto già previsto dal piano di recupero adottato nel 2012 dall’amministrazione Iacoboni di cui sia io, sia il consigliere Di Girolamo, sia il consigliere Morgante Antonio ne eravamo parte. Non può sfuggire a nessuno che dal 2012 ad oggi le norme in materia urbanistica hanno subito una sicura evoluzione, tenuto conto anche del “terremoto di Amatrice”, ricalibrando il fine ultimo della loro attuazione, la sicurezza degli edifici, pubblici e privati.
Con onestà intellettuale, siamo convinti che il concetto di interesse pubblico ha radici profonde; del resto non possiamo pensare che la sicurezza di un edificio privato pericolante nel centro di uno dei nostri bellissimi Borghi non abbia un interesse pubblico. Questo principio è stato confermato nelle modifiche introdotte alla legge regionale n. 18 del 12/04/1983, in particolare all’art.33 comma 2 lettera I si da la possibilità all’ente di individuare singoli edifici o gruppi di edifici per i quali è possibile realizzare interventi di rigenerazione e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, senza nessuna discriminante rispetto alla natura pubblica o privata dell’immobile. Questa attività in capo all’organo consiliare, sarà comunque preceduta dall’acquisizione del parere favorevole rilasciato dall’amministrazione deputata alla tutela del vincolo così come previsto dal dls 42/2004 e richiamato chiaramente al punto 6 del nostro deliberato.
Ciò significa che viene meno in capo al consiglio comunale un’arbitraria e discrezionale scelta sul giudizio dei progetti presentati se non con la suddetta approvazione; un ulteriore controllo verrà effettuato dal servizio urbanistica della Provincia, al quale viene inviato il deliberato, così come previsto dalla norma su richiamata. Risponderemo con dettagliata nota all’interrogazione depositata e siamo certamente felici del minaccioso proclamo dei consiglieri di minoranza relativo alla costante vigilanza degli atti in consiglio, adempiendo pienamente al mandato attribuitogli dagli elettori”.