Avezzano. Il comitato pro-ospedale di Taglaicozzo non crede in un «Piano aziendale condiviso», così come annunciato da Silveri a pochi giorni dalla presentazione ufficiale. Si tratterebbe, secondo il comitato, di un annunci che va in contrapposizione con l’atteggiamento adottato fino a oggi dalla Regione. Il piano aziendale della Asl Avezzano Sulmona L’Aquila sarà reso noto la prossima settimana. E’ quanto annunciato dal direttore generale dell’azienda, Giancarlo Silveri. Un Piano, ha però sottolineato il manager, «che avrà una versione definitiva solo dopo l’incontro con tutte le parti interessate, medici, sindacati e cittadini». A tutto ciò non crede però il comitato che si dice «strabiliato» di fronte alle affermazioni di Silveri. «L’azienda Asl parla di condivisione del Piano», afferma Rita Tabacco, responsabile del comitato, «però fino a oggi ha tenuto un atteggiamento di tracotanza e di inosservanza delle sentenze del Tar, e anche di appello contro le decisioni del giudice. Tutto ciò, fino a oggi, ha contraddistinto l’operato del commissario ad acta Gianni Chiodi e di conseguenza del manager. Ora, parlare di condivisione con un Piano già scritto», continuano dal comitato, «è alquanto paradossale». Sulla questione della riapertura dei piccoli ospedali, il Comune di Tagliacozzo, su iniziativa del sindaco Maurizio Di Marco Testa e del suo esecutivo, ha già presentato un’istanza al Consiglio di Stato contro il ricorso della Regione. Il commissario Chiodi si era infatti opposto alla decisione del Tar di riapertura dell’ospedale. Il Tribunale amministrativo aveva infatti accolto il ricorso del Comune di Tagliacozzo, difeso dagli avvocati Luca Motta ed Herbert Simone, disponendo l’annullamento dei provvedimenti di chiusura. Il Comune ha deliberato di opporsi in giudizio davanti al Consiglio di Stato, per ottenere la conferma della sentenza impugnata e ha stabilito, inoltre, di procedere al giudizio di ottemperanza per ottenere l’esecuzione della sentenza di primo grado. In questa fase il Comune sarà difeso anche dall’avvocato Paolo Novella. L’udienza davanti al Consiglio di Stato, vista l’urgenza e l’importanza dell’argomento, è stata fissata al 30 settembre.