Avezzano. Il nuovo Piano aziendale Asl Avezzano-Sulmona-LAquila (bozza di partenza) potrà essere presentato alla Regione entro la prossima settimana. Tra le novità la razionalizzazione di organismi e strutture. Saranno cinque gli ospedali della Asl: L’Aquila, Avezzano, Sulmona (prevalente componente per acuti); Castel Di Sangro (componente esclusiva per acuti); Tagliacozzo (componente riabilitativa). Resteranno solo tre i distretti sanitari: Avezzano (130.050 abitanti), Sulmona (70.192). L’Aquila (103.826), mentre i dipartimenti sanitari rimarranno otto (oltre ai 4 farmaceutico, medicina legale, penitenziaria e servizio dipendenze). Le direzioni mediche resteranno due: Area Nord (L’Aquila), area Sud (Avezzano, Sulmona, Castel di Sangro). Gli obiettivi del Piano sono quelli di superare la frammentarietà dei servizi, correlare le dimensioni delle unità operative al bacino di utenza, definire i criteri di verifica dei risultati in modo da assicurare il principio della correlazione tra responsabilità e risultati ottenuti. Le principali novità, invece, riguardano l’apertura del reparto di emodinamica per le emergenze cardiologiche. Le principali contestazioni sono invece rivolte al declassamento dei reparti di Riabilitazione cardiologica (Tagliacozzo) e Urologia (Avezzano). Il direttore generale, Giancarlo Silveri, ha sostenuto che “è necessario puntare alla cura delle patologie più diffuse, come quelle cardiache”, senza però tralasciare la rete di emergenza e urgenza in un territorio molto complesso come quello dell’entroterra abruzzese. Al riguardo ha annunciato l’apertura per sabato prossimo del reparto di emodinamica ad Avezzano. Ha però smentito le voci su un dimezzamento del servizio dei pronto soccorso di Tagliacozzo e Pescina da 24 ore a 12 ore giornaliere. Risolto il problema del reparto di neurochirurgia di Avezzano, che dopo le proteste del senatore del Pdl Filippo Piccone resterà autonomo dall’Aquila, i grattacapi sul nuovo piano rimangono quelli legati agli ospedali minori. Il declassamento del reparto di cardiologia riabilitativa di Tagliacozzo, da unità operativa complessa a “semplice dipartimentale”, continua a suscitare proteste del mondo politico e della popolazione che nei giorni scorsi aveva anche occupato l’ospedale. Il manager sembra intenzionato a non fare marcia indietro, sostenendo che l’autonomia concreta del reparto non sarà intaccata. «Il reparto di riabilitazione», ha affermato, «sarà il fiore all’occhiello della nostra Asl e della Regione, anche grazie alle attuali professionalita. Per questi motivi ci sarà un’attenzione particolare. Le malattie cardiologiche», ha aggiunto, «sono al primo posto sul nuovo Piano, quindi i cittadini della Marsica possono stare tranquilli sul futuro del reparto che come unità operativa semplice continuerà ad avere la propria autonomia e il proprio primario, quello attuale». La popolazione si dice però preoccupata per quello che accadrà quando l’attuale primario, Leonello Guarracini, andrà in pensione. Secondo il direttore generale «la Asl ha studiato un percorso di riabilitazione dei pazienti anche alla luce del nuovo reparto di emodinamica, e quindi al reparto di cardiologia riabilitativa sarà dato un ruolo primario all’interno della Asl».