L’Aquila – In ballo c’è il rischio di cyberattacchi e perdita di dati ad alto valore economico, è quanto sottolineato da Rosa Pestilli, Responsabile regionale del Dipartimento Politiche Sociali di Fratelli d’Italia Abruzzo. “Occorrono agevolazioni e linee guida per evitare la perdita della produttività per quelle aziende che in questo momento di emergenza puntano a favorire politiche per l’innovazione e lo sviluppo sostenibile”, spiega.
“Introduzione di un credito d’imposta pari al 100% della spesa documentata per introduzione ed implementazione di forme di smart working e telelavoro, inclusa la formazione a distanza, così da preparare gli abruzzesi a future evoluzioni del mondo del lavoro; bisogna motivare i lavoratori soprattutto in questo momento di criticità favorendo politiche per l’innovazione”.
“L’attivazione dello smart working è ormai obbligatoria per diverse tipologie di settore accelerata dall’emergenza da coronavirus. Ma riflettiamo, sottolinea la Pestilli: “Per mettere in piedi un tale sistema informatico è necessario creare le giuste condizioni affinché i lavoratori possano operare da casa in piena sicurezza attraverso un sistema informatico sicuro. Questo perché spesso i collegamenti dalle proprie abitazioni potrebbero essere oggetto di attacchi di hacker che andrebbero a creare violazioni di informazioni aziendali”.
“Un sistema strutturato necessita di sgravi fiscali per far fronte all’emergenza. Se fino ad adesso molte aziende non erano pronte ad adottare tali di modalità di lavoro, dobbiamo comprendere che oggi, è l’unica strada percorribile che potrà vedere l’Abruzzo trasformarsi, nonostante una grande emergenza, in un tessuto imprenditoriale altamente tecnologico”.
“Sono convinta” conclude la Pestilli “che questo governo regionale interverrà in questa direzione, così come sta dimostrando in queste ore il nostro Presidente Marco Marsilio. Noi di Fratelli d’Italia stiamo e continueremo a lavorare per mettere in atto le giuste strategie a sostegno delle imprese, delle famiglie e dei lavoratori, con responsabilità verso le fasce più deboli”.