Avezzano. L’abbattimento e la distruzione di 17 suini di peso variabile dagli ottanta chilogrammi ai tre quintali in due distinti allevamenti di Carsoli ed Avezzano è il risultato delle attività del Servizio veterinario di Sanità animale nel giro di poche settimane nel distretto Marsica.
L’aumento dei controlli è dettato dall’ emergenza Peste Suina africana a livello nazionale e dalle norme europee e nazionali in materia di tracciabilità degli animali.
Le attività sono state svolte dal Veterinario responsabile dei piani di sorveglianza per la specie suina Dr.Nicola Pisegna Orlando d’intesa con il responsabile UOC Asl1AQ Dr. Ernesto Zuffada con la collaborazione fattiva del nucleo Carabinieri forestali , stazione di Pereto, dell’ Ufficio ambiente Comune di Avezzano , della stazione Carabinieri forestali di Avezzano.
La motivazione dei provvedimenti di sequestro e abbattimento dei capi è da ricondursi al fatto che gli operatori esercitavano senza la registrazione degli stabilimenti nella banca dati nazionale, senza codice aziendale, in mancanza di identificazione dei singoli capi suini detenuti e di controlli sanitari in materia di controllo ed eradicazione delle malattie di specie.
Tale condizione non permette di garantire la tracciabilità delle carni e di attuare negli allevamenti i necessari interventi strutturali e gestionali in materia di biosicurezza.
“Va precisato – sottolinea il medico veterinario dottor Pisegna Orlando – che i capi abbattuti risultavano clinicamente sani senza alcun rischio per gli allevamenti suini del territorio o per la salute umana.
Il servizio veterinario non vuole con questo scoraggiare l’attività di allevamento del maiale, parte integrante della tradizione del territorio, soprattutto quella per l’autoconsumo familiare consentita fino ad un numero massimo di quattro suini, ma ribadisce l’obbligo di richiedere il codice aziendale alla ASL, di acquistare i maiali con corretta certificazione sanitaria e di sottoporli ,successivamente alla macellazione, al controllo sanitario per trichinella”, conclude.