Pescina. Viene assalito da uno sciame di vespe che lo pungono e gli provocano uno shock anafilattico, salvato solo grazie alla presenza dell’Ospedale di Pescina ai cui medici ora la moglie dell’uomo e i suoi familiari vogliono esporre pubblicamente il loro grazie, sottolineando l’importanza della presenza di queste strutture.
“Penso che cogliamo il valore della vita e la sua fugacità, quando la normalità incontra il rischio e ne stravolge il corso. Il giorno 28 Ottobre, è successo esattamente questo: mio marito, Sergio Taglieri è stato vittima di un evento increscioso, assalito da uno sciame di vespe è scivolato letteralmente in uno shock anafilattico gravissimo, tanto grave quanto repentino.
Il tempo, quel tempo che spesso scorre velocissimo, ieri sembrava arrancare nella corsa verso l’ospedale; fortunatamente le porte del nostro ospedale di Pescina, aperte ed efficienti, hanno riportato il tempo al suo ritmo e mio marito strappato ad un epilogo disastroso.
Pertanto, un Grazie ai dottori, infermieri, Oss e ad ognuno presente in quel frangente.
Grazie alla professionalità, alla competenza, alla gentilezza e soprattutto alla tempestività. Nello specifico grazie all’infermiera Cristina, grazie al dottor Frabotta, grazie al medico del 118 ed agli infermieri dei quali non conosco il nome, grazie a Maurizio ed a tutti coloro che ogni giorno, e no solo ieri, lavorano letteralmente per la Vita.
Il nostro ospedale non è solo un luogo, bensì è una meta, un’oasi nel deserto di una sanità che stenta e taglia e non capisce che la vita non è un ramo da potare per assenza di cure, la vita è un dono ed avere mani a cui affidarla non può essere un previlegio, ma un diritto.
Io e la mia famiglia diciamo grazie di cuore per aver trovato mani che letteralmente ci hanno restituito vita e speranza, e queste mani operano nell’ospedale di Pescina”.
“Ancora una volta il Ppi di Pescina si dimostra efficiente ed efficace – commenta l’accaduto il Vicesindaco di Pescina, Luigi Soricone -, queste piccole strutture prese sempre di mira per la chiusura, riescono molto spesso a salvare vite umane.
Il Ppi di Pescina – continua il vice sindaco e membro del comitato ristretto dei sindaci – dimostra come salvare una vita e molto più importante di un intero bilancio. Il nostro Ppi – conclude Soricone -attualmente ha un aumento in modo notevole le sue prestazioni arrivando a circa 8200 a fine ottobre”.







