Pescina. Pescina e Celano in lutto per la scomparsa di Pietro Colamartino. Una triste notizia è piombata a metà mattina sulla Marsica, la scomparsa di Pietro Colamartino, atleta nato a Pescina, residente da anni all’Aquila, che per tanto tempo ha fatto parte del gruppo sportivo di Celano, ha sconvolto tre comunità.
Una morte nel sonno, improvvisa e inaspettata per una persona ancora giovane, piena di vita e di energia, amante delle escursioni in montagna e della corsa. Mirko Zauri, sindaco di Pescina e caro amico di Colamartino, si fa portavoce di un sentimento d’affetto e di cordoglio comune a molti marsicani in queste ore. “Che dire di questa giornata? Bughì sei andato troppo veloce”.
“Che dire di questa giornata? Che a metà mattinata ti arriva una notizia che mette la malinconia addosso.
Che mette tristezza. Che ad un certo punto tutto quello che fai diventa secondario o banale. Caro Pietro nel tuo essere a volte silenzioso, io posso dire che eri silenzioso con chi volevi esserlo. Molti i ricordi di attimi e momenti vissuti insieme. Ho voluto condividere questa foto che mi riporta alla mia prima settimana bianca presso località La Villa, anno 1996. Partiti in macchina in 4…e che macchina! Una semplice Fiat Uno 60 SX che era più carica di entusiasmo che di bagagli. Una settimana insieme!”.
“La tua sveglia all’alba. I tuoi esercizi. La tua colazione salutare. La tua spesa al piccolo market dove aiutavi a vedere le scadenze… E si perché hai lavorato anche in un supermercato! E anche li che precisione che eri!
E poi la già tua esperienza sulle montagne, sulle piste da sci con la tua danza in discesa in stile Telemark.
Il ricordo di quel piccolo albergo dove si condivideva tutto, anche il più piccolo rumore e la fila per il bagno…ma anche li usciva il tuo saper osservare…e si osservare La Gran Risa che ci dava il buongiorno, dove dicevi…noi siamo venuti per questo. Per vivere la montagna! La Giornata trascorsa a Cortina, dove ti eri imbronciato ma poi ripreso perché per noi eri un pò già il maestro da ascoltare e noi gli allievi da istruire. E le risate? Le risate con gli inglesi che alla fine parlavano pescinese… Pietro per non parlare della passione dedita alla fotografia, dove anche li sei stato il maestro di una COOLPIX 4600, che mi permise di fare le prime foto in digitale.
La tua premura di avere premura per chi sapevi che ti rispettava sempre perché ti conosceva. La tua voglia di correre sempre, sempre immerso nella natura e mai per strada. Una sola volta per strada, dove un autobus carico di studenti da me condotti direzione Avezzano ti gridò dai finestrini “FORZA BUGHÌ…più veloce”!!! E che ridere al negozio mentre ce lo raccontavamo! Certo ora era tanto che non ci vedevamo! Ma non ti ho mai dimenticato e Facebook mi faceva vedere che stavi bene, in forma… In forma per correre…correre e vivere sempre la montagna!!! Ora però sei andato troppo veloce!!! Prima di molti…e molti rimasti male di questa tua vetta. Quella vetta di cui mi parlavi in uno dei momenti più bui della mia vita… Bughì sei andato troppo veloce, sei andato troppo in alto e con troppa fretta. Eri allenato a salire in vetta…non al cielo che sfiora le vette. Ora che avrai di nuovo cura dei tuoi genitori, come ne hai avuto cura in vita. Ora che continueremo a fare scatti fotografici e a immortalare sorrisi, come ci hai insegnato, come sei riuscito ad immortalare mamma con un super sorriso seppur con una malattia che la logorava, ora devi cercare di comprendere noi che non riusciamo a sorridere ma ci sforzeremo nel farlo quando ti ricorderemo… Si ti ricorderemo…perché abbiamo mille buoni motivi per farlo… Grazie per tutto Pietro! Fai buon viaggio FOTOGRAFO!”.

Addio a Pietro Colamartino, anima gentile della montagna abruzzese