Pescina. La mobilitazione a difesa del fiume Giovenco entra nel vivo con l’avvio di una raccolta firme mirata a bloccare l’iter autorizzativo del progetto per l’impianto irriguo del Fucino così come è stato pensato ed evitare la captazione dell’acqua del Giovenco. Dopo un partecipato incontro pubblico tenutosi domenica scorsa, che ha portato alla decisione di formare un comitato per la tutela del fiume, il consigliere comunale di opposizione Alfonsino Scamolla ha annunciato l’inizio della petizione.
L’iniziativa, denominata “Irriguo del Fucino. No captazione a monte delle acque del fiume Giovenco”, intende contrastare il provvedimento regionale e fermare la realizzazione del progetto da 90 milioni di euro, giudicato “scellerato” da gran parte della comunità locale. “Anche questa volta Pescina ha dimostrato l’amore per la propria terra”, ha dichiarato il consigliere Scamolla, sottolineando come la realizzazione del progetto “decreterebbe la scomparsa del nostro fiume Giovenco”.
La raccolta firme ha preso il via ieri pomeriggio. Il secondo appuntamento è previsto per oggi, dalle 10 alle 13, sempre in piazza Mazzarino. Già altri territori come Ortona dei Marsi e Pescasseroli hanno espresso la loro disponibilità a sostenere la petizione e il comitato in formazione.
Anche il sindaco Mirko Zauri ha espresso il proprio assenso all’iniziativa di Scamolla e ha annunciato ulteriori azioni a difesa del fiume. Il primo cittadino ha spiegato che verrà inviata una richiesta a tutti i membri del consiglio comunale per un confronto con l’avvocato nominato dal Comune di Pescina per la salvaguardia del Giovenco. Successivamente, non appena si avrà la disponibilità di Regione Abruzzo, Rup e progettisti dell’impianto irriguo, sarà convocato un consiglio comunale straordinario aperto al pubblico. L’obiettivo è dimostrare l’attenzione della comunità verso l’ambiente e gli elementi di valore che ospita.