Pescasseroli. Lutto a Pescasseroli per la morte di Vincenzo La Cesa, protagonista della politica abruzzese.
Protagonista indiscusso della vita politica locale e regionale, memoria storica della sua amata Pescasseroli fin dal secondo dopoguerra. La Cesa aveva 87 anni ed è morto all’ospedale San Salvatore dell’Aquila a causa delle conseguenze di una lunga malattia e del covid. Politico e amministratore di grande competenza ed esperienza, uomo d’altri tempi, aveva ricoperto molti incarichi pubblici ed era stato vicesindaco di Pescasseroli, consigliere comunale e presidente della Comunità montana dell’Alto Sangro.
Dal reparto di malattie infettive nei giorni scorsi era stato trasferito in quello di pneumologia Covid proprio per le conseguenze del contagio. Nonostante si fosse negativizzato e fosse già vaccinato per lui non c’è stato niente da fare, probabilmente a causa della immunodepressione a cui era andato incontro a causa delle terapie.
Il sindaco di Pescasseroli, Luigi La Cesa, e tutta l’amministrazione comunale, dopo aver appreso la notizia hanno espresso il loro cordoglio per la scomparsa di La Cesa. Tanti i messaggi di vicinanza che i cittadini di Pescasseroli e del mondo politico abruzzese hanno rivolto alla famiglia.
Dalla Regione Abruzzo arriva il cordoglio istituzionale dell’assessore Guido Quintino Liris. “Con enorme dispiacere”, scrive Liris, “salutiamo un protagonista indiscusso della vita politica locale e regionale, nonché un valido professionista”.
Vincenzo La Cesa, già consigliere comunale, vice sindaco e presidente della Comunità Montana Alto Sangro, è venuto a mancare all’ospedale San Salvatore all’età di 87 anni.
Commosso il ricordo dell’amico Rodolfo De Laurentiis con il quale aveva condiviso battaglie politiche e che lo descrive come “un gigante per cultura e umanità, nascosta con fatica dietro i suoi modi burberi”.
“Per molti Vincenzo era un amico”, ha spiegato l’ex parlamentare, “per me che ho avuto la fortuna di incontrarlo e di conoscerlo, era un compagno di viaggio, un fratello. Il nostro incontro risale ai tempi dell’Arpa, a metà degli anni novanta, quando lui , membro del collegio sindacale, fu il più forte e leale sostenitore del cambiamento e del risanamento aziendale, coniugato, però, a criteri di efficienza e di rispetto del lavoro di tutti. Abbiamo continuato a condividere il nostro viaggio attraverso la politica, che per lui era un altissimo servizio svolto a favore della propria comunità, una politica sempre interpretata con sentimenti di lealtà, competenza e solidarietà. Vincenzo era un uomo di altri tempi”, ha concluso De Laurentiis, “perché di altri tempi erano i suoi principi, i suoi valori, la sua onestà, sentimenti forti e genuini. Mi mancherà il tempo trascorso ad ascoltarlo ma custodirò il suo prezioso ricordo nel resto del mio viaggio”.