Avezzano. Un criminologo dovrà stabilire se lo stupratore delle infermiere era capace di intendere e volere. Il tribunale di Avezzano ha chiamato il criminologo Paolo Capri di Roma, professore straordinario di Psicologia giuridica e criminologia, per fare un quadro della situazione del 19enne di origine albanese Enriges Kavalli, attualmente rinchiuso nel carcere di Teramo. La decisione è arrivata ieri al termine di un lungo incidente probatorio che si è tenuto al tribunale di Avezzano davanti al giudice per le indagini preliminari Maria Proia con il pubblico ministero Guido Cocco, titolare dell’inchiesta. I dubbi sulla salute mentale del giovane, su cui si è molto discusso nelle scorse settimane, saranno chiarite dal consulente che eseguirà una perizia necessaria a stabilire la capacità processuale, la capacità di intendere e di volere e la pericolosità sociale del giovane straniero difeso dall’avvocato Gianluca Totani. Il giovane era ospite nella struttura Crisalide dove stava scontando una misura di sicurezza. Il 24 ottobre è riuscito a procurarsi un coltello e a minacciare due infermiere. Il criminologo il 12 dicembre lo incontrerà in carcere.
Successivamente, il Il 15 marzo, si terrà l’incidente probatorio e il perito risponderà a tutti i quesiti. Per il momento il giovane resta un detenuto come gli altri accusato di una serie sterminata di reati, in particolare di rapina aggravata dell’uso di armi, violenza sessuale aggravata dal sequestro notturno, lesioni aggravate dall’uso del coltello, per aver adoperato sevizie e avendo agito con crudeltà, sequestro di persona aggravato per aver legato una delle infermiere e per aver trasportato in auto l’altra in un luogo isolato, e porto abusivo di arma. Le infermiere sono difese dagli avvocati Pasquale Milo e Alessandra Spina.