Civitella. I consiglieri comunali Pierluigi Oddi e Perseo Vicari, dopo l’alluvione, segnalano i problemi sollevati dai residenti in zona Polvereto. Nel corso degli anni, un tratto del fosso in oggetto è stato intubato dal comune per permettere l’allargamento della strada “Via delle Rose”.
“Tale operazione”, affermano i consiglieri, “come già contestammo contestualmente alla realizzazione dei lavori, non è stata eseguita rispettando i normali criteri tecnici di deflusso delle acque e messa in sicurezza dei residenti. In particolare, a monte dell’intubamento non è stata prevista una griglia, né vasche di decantazione del materiale trasportato a valle dalle piene e non è stata effettuata, nel corso degli anni, alcuna manutenzione. Durante l’ultima emergenza avvenuta il 14 ottobre 2015, il fosso, sostituito con tubo interrato della sezione di soltanto 1 metro e 20 cm (a fronte dell’originario del fosso di 2,5/3 m), si è inevitabilmente ostruito e riempito da terriccio, ciottoli, sassi e materiali vari trasportati dall’acqua del torrente che si è riversata in Via delle Rose, devastando tutto ciò che ha incontrato durante il tragitto. Tale gravissima situazione”, dichiarano, “ha causato numerosi danni e ha messo in serio pericolo la vita delle persone residenti e dei passanti. La potenza dell’acqua ha trascinato a valle una grande quantità di detriti che ha richiesto l’intervento di mezzi per il movimento terra per la rimozione. Soltanto il verificarsi di circostanze fortuite ha impedito il consumarsi di una tragedia. Ad aggravare ulteriormente le circostanze, vi è che la piena di acqua, creando una cascata di circa 5 metri, si riversata direttamente nella ferrovia, che proprio in quel tratto attraversa la zona Polvereto e costeggia Via delle Rose. Fortunatamente, in quell’istante, non vi era alcun treno in transito.
Ad oggi gli unici interventi effettuati dall’Ente sono consistiti nella rimozione detriti all’imbocco della parte intubata, che, comunque, permette solo il deflusso di un rivolo d’acqua e la rimozione dei detriti su Via delle Rose, mentre due importanti barriere di fortuna sono state realizzate sul ponte della ferrovia da alcuni residenti per deviare l’acqua di piena nella sede originaria del fosso (rimasto vuoto durante l’alluvione!!) in caso di nuovi eventi e per salvaguardare la zona delle case a valle del tratto intubato, dopo la ferrovia.
Oggi, a distanza giorni dall’increscioso episodio, permane una situazione di grave pericolo e le tubazioni del fosso Tavanello sono ancora inspiegabilmente ostruit, con la conseguenza che qualsiasi pioggia o temporale causerà un nuovo allagamento di Via delle Rose, incredibilmente diventata il nuovo percorso dell’acqua in tali ultimi casi.
Al fine di prevenire l’esasperarsi della già critica situazione di pericolo e tragedie annunciate, si richiede un intervento immediato e urgente al fine di ripristinare il normale e fluente decorso del fosso, con opere dirette a riaprire la parte intubata per l’installazione di una sezione più adeguata”.