L’Aquila. “L’impegno che mi sento di rinnovare è quello di continuare a lavorare per far crescere un evento che nel corso di oltre 700 anni di storia ha assunto una dimensione spirituale e culturale di straordinaria portata e a far comprendere sempre meglio il messaggio di speranza che ci ha tramandato Pietro da Morrone”.
È quanto dichiara il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, in occasione della cerimonia di accensione del Fuoco del Perdono.
“Stasera siamo nel Teatro del Perdono, davanti alla Basilica di Santa Maria di Collemaggio, un luogo di eccezionale bellezza e impatto emotivo – continua Marsilio – ma voglio ricordare che l’accensione del Fuoco del Perdono è avvenuta lo scorso 16 agosto nell’eremo di Sant’Onofrio al Morrone e che il cammino del Fuoco ha raggiunto il capoluogo di regione dopo aver attraversato ben 23 Comuni. Questo a testimoniare che il messaggio della Perdonanza non parte da una singola città ma è condiviso da un intero territorio. La Perdonanza, che, grazie alla bolla del Perdono di Celestino V, ha anticipato il grande Giubileo della chiesa cattolica, rappresenta un patrimonio inestimabile di valori di cui dobbiamo essere tutti orgogliosi, credenti o non credenti, cattolici o no”.
Il presidente Marsilio esprime la sua gratitudine nei confronti del cardinale Giuseppe Pedrocchi, “guida spirituale di fondamentale importanza per tutta la comunità aquilana” e di monsignor Antonio D’Angelo, “che la condurrà con la stessa autorevolezza del suo predecessore”, e ricorda la visita a di Papa Francesco a L’Aquila nel 2022 in occasione dell’apertura della Porta Santa. “Una visita indimenticabile che ci deve spingere ad operare affinché, in un momento difficile come questo in cui in diverse parti del mondo le guerre provocano migliaia di vittime, arrivi proprio dalla Perdonanza Celestiniana, dall’Aquila e dall’Abruzzo intero, un messaggio universale di pace e riconciliazione tra i popoli”