Avezzano. E’ dovuto presentarsi davanti al giudice del tribunale di Avezzano per un episodio di perdita di percolato dalla discarica di Santa Luci, avvenuto tre anni fa a causa di un’alluvione. Si tratta dell’allora primo cittadino, attuale consigliere di opposizione, Gianni Di Pangrazio, che deve difendersi dell’accusa di aver contravvenuto alle disposizioni autorizzative in relazione al mancato funzionamento della pompa di estrazione del percolato.
I fatti risalgono a tre anni fa quando ci fu un versamento di percolato alla discarica di Santa Lucia a causa di un temporale. In sostanza, l’Aciam, gestore della discarica, aveva deciso di pagare la sanzione, mentre il Comune, di cui era sindaco Gianni Di Pangrazio, si era rifiutato sostenendo di non essere responsabile dell’accaduto. Accertamenti svolti dall’Arta, agenzia regionale per la tutela dell’ambiente. Ieri si è tenuto il processo con giudizio immediato, rinviato a giugno, nel quale sono stati sentiti alcuni testimoni, i dirigenti comunali Lucia Ottavi e Stefano Di Fabio. Il Comune era stato condannato a 9mila euro di ammenda, ma era stata proposta opposizione il 13 settembre 2016.
L’ex sindaco chiarisce le motivazioni della scelta. “Si tratta di un processo sorto dalla decisione di non far pagare al Comune di Avezzano una sanzione ingiusta”, ha sottolineato Di Pangrazio, “dato che il Comune non era responsabile, ho preferito affrontare il processo piuttosto che pagare. C’era infatti un gestore del servizio che si occupava della discarica, e cioè l’Aciam. Siamo stati gli unici a riuscire a chiudere la discarica e ci hanno provato tante amministrazioni”, rivendica l’ex sindaco. “Ora abbiamo chiesto l’anticipazione del processo, prima della prescrizione di febbraio, per dimostrare che non ci sono responsabilità da parte del committente. Vogliamo dare un precedente utile a tutti i comuni che si troveranno nella stessa situazione”.