Avezzano. Il Comune di Avezzano intenta una causa per un terreno occupato come legale chiama un avvocato del foro di Roma. L’opposizione si scaglia contro il sindaco Di Pangrazio reo, secondo loro, di non aver scelto uno dei 750 avvocati del foro di Avezzano. A sollevare il problema sono stati i consiglieri d’opposizione Mariano Santomaggio, Vincenzo Gallese, Alberto Lamorgese e Alessandro Barbonetti, quest’ultimi componenti del gruppo Partecipazione popolare. “Dopo la nomina dell’assessore che viene da Carsoli nel disprezzo più totale degli avezzanesi, ritenuti dal sindaco Gianni Di Pangrazio non all’altezza per ricoprire tale ruolo e per il quale si spendono circa 10mila euro l’anno per rimborso spese”, hanno commentato i tre esponenti dell’opposizione, “il primo cittadino si è reso protagonista di altra beffa nei confronti dei 750 avvocati del foro del tribunale di Avezzano. Infatti con la delibera 150 del 17maggio la giunta, su proposta del sindaco che lo ha scelto perché di sua fiducia, ha affidato l’incarico di tutelare il Comune in merito a una ritenuta occupazione abusiva di un terreno comunale di 28 metri quadrati, a un avvocato del foro di Roma per una spesa lorda di 5mila e 968,23 euro”. Per i consiglieri Santomaggio, Lamorgese, Barbonetti e Gallese la scelta di Di Pangrazio è un oltraggio agli avvocati del foro di Avezzano. “Il sindaco ritiene che tra i 750 avvocati del foro di Avezzano non ve ne sia uno all’altezza dell’avvocato del foro di Roma da lui prescelto”, hanno concluso, “esprimiamo indignazione e rabbia per questo ennesimo atto di “vilipendio” dei cittadini avezzanesi e marsicani tutti da parte del sindaco Di Pangrazio che, ancora per poco questo è sicuro, continuerà a fare come Sordi nel film il marchese del grillo: io so’ io e voi”. Il Comune di Avezzano dispone di una serie di avvocati per le cause intentante contro l’ente. Nonostante ciò, però, per l’occupazione di un terreno di 28metri quadrati in via Martiri delle Foibe è stato scomodato un legale capitolino. “La nomina di avvocati romani per tutelare gli interessi del Comune di Avezzano lascia perplessi e amareggiati”, ha sottolineato Leonardo Casciere, avvocato ed ex presidente della camera penale, “il foro di Avezzano ha eccellenti professionalità nei vari campi giuridici, che ben possono rappresentare gli organismi pubblici dinanzi alle varie sedi giudiziarie. Non v’è ragione che, per soli 28 metri quadrati di terreno occupato, si scomodi l’avvocatura romana, accordando una parcella di circa 6mila euro. Hanno ragione coloro che dicono che il danaro dei cittadini viene sperperato a ogni piè sospinto. L’avvocatura del Comune, rappresentata da ottimi professionisti non è forse all’altezza di gestire una pratica di sì poco conto? E se l’amministrazione comunale ha questa convinzione, perché continua a mantenerla in vita? Perché non affidare incarichi ai giovani avvocati, che sono la speranza del nostro foro? Chiederò al presidente dell’ordine che convochi un’assemblea per consentire agli avvocati tutti di stigmatizzare questo grave oltraggio, reso ai cittadini e ai professionisti del foro di questa città. La cosa pubblica è di tutti e non appannaggio solo di pochi!”.