Avezzano. Si è tenuto ieri sera, al Teatro dei Marsi di Avezzano, lo spettacolo “Per ciò che è stato”, firmato TSA- Teatro Stabile d’Abruzzo. Una storia prorompente e di scomoda attualità, una storia che si fa simbolo narrativo di un teatro il più possibile civile e popolare. Questo l’obiettivo del regista e autore della sceneggiatura, Maurizio Santopietro. Una storia brillantemente interpretata da Antonello Fassari, nel ruolo di Fausto, padre e imprenditore tradito dallo Stato ma determinato a mantenere salda la sua posizione conquistata con sacrificio e coraggio. E poi ancora Alessia Giangiuliani e Antonio Tintis, rispettivamente nel ruolo dei due figli: Elena, una figlia che si rende carnefice perché vittima di quelle stesse leggi statali che tengono il padre sull’orlo del fallimento economico e Mattia, il figlio maschio, complice col padre di un pericoloso compromesso ai danni dei dipendenti dell’azienda, ma che come il padre riesce a mantenere salda l’economia di un’intera regione. Una figura altrettanto fondamentale è quella di Paolo, il banchiere, interpretata da Mauro Santopietro. Un personaggio che si destreggia male tra interessi privati ed economici. L’attualità del tema affrontato e la volontà sottesa alla messinscena sono spiegate dallo stesso regista: “L’Italia è un Paese dove le difficoltà non vengono risolte, ma si consumano, lacerando le vite di coloro che che si frappongono tra i problemi e la loro soluzione. Ecco la denuncia che vorremmo gridare al pubblico, tanto da renderlo partecipe attivamente, coinvolgendolo in qualità di cittadino e spettatore di una vicenda che non può essergli estranea”. MarsicaLive e Trend&Moda hanno incontrato Antonello Fassari, che, con la sua professionalità ha raccontato ai nostri microfoni le difficoltà del mestiere da attore, spaziando sui giovani e sulla loro voglia di emergere in questo mondo. Un’intervista ricca di consigli, curiosità e anche tante risate. @AntenucciGiulia
Guarda l’intervista: