Avezzano. Pendolari marsicani dimenticati dal Comune dell’Aquila e dal trasporto pubblico locale. Sono state infatti ridotte le fermate le intermedie “cosiddette a richiesta”, obbligando le sole fermate di Amiternum-Questura e Collemaggio. Questa la protesta dei tanti pendolari marsicani, alla luce delle decisioni assunte dall’assessore ai trasporti del comune dell’aquila Carla Mannetti. “I pendolari della Tua”, si legge nella nota, “provenienti da varie città dell’Abruzzo e in particolar modo dalla Marsica sono rimasti sconcertati e basiti da decisioni prese dagli amministratori comunali, soprattutto in considerazione dei tempi particolari come quelli che stiamo vivendo per il covid19, contrastato in maniera evidente le disposizioni nazionali soprattutto per evitare l’assembramento”.
“Ogni giorno”, tuonano, “si assiste ad un assembramento continuo, poi gravare le spese dei pendolari con ulteriori abbonamenti con la società Ama, l’abbonamento nominativo mensile con tariffa dimezzata a 32 euro, per tutte le linee e per qualsiasi numero di corse nell’ambito del territorio del Comune dell’Aquila. La durata è di un mese solare, dal primo del mese a fine mese a prescindere dalla data di acquisto, e sembra uno schiaffo a chi, come tanti pendolari già affrontano quotidianamente difficoltà dovute al pendolarismo, pese che possono essere evitate a zero costi per l’azienda della Tua effettuando le fermate intermedie”.
“Invitiamo l’assessore Carla Mannetti ad effettuare il percorso pedonale che ogni giorno il pendolare lavoratore, con le diverse condizioni climatiche ricordando che si va verso una stagione invernale abbastanza rigida nella città aquilana, affronta per recarsi sul posto di lavoro e viceversa. L’appello lo rivolgiamo anche al sindaco Biondi ricordando che i cittadini devono essere agevolati con la riduzione delle spese e non il contrario. Auspichiamo una seria valutazione da parte del Comune aquilano”, concludono. “insieme ai dirigenti della Tua cercando di ripristinare il servizio”.