Tagliacozzo. Al termine della V Commissione sanità in Regione Abruzzo, da parte della maggioranza di governo, c’è l’ennesimo affossamento dei diritti dei cittadini. La battaglia contro la chiusura dell’ospedale Umberto I di Tagliacozzo, va avanti ormai da mesi, ove cittadini, sindacati, operatori sanitari, amministratori e amministrazioni comunali, si stanno battendo affinché nella nuova bozza ospedaliera ci sia il reintegro del codice identificativo della struttura sanitaria. Siamo a ridosso del consiglio regionale del prossimo 12 dicembre, il quale, per potere di maggioranza, la bozza di riordino presentata al Ministero della Salute, verrà definitivamente approvata. “Nulla è servito dunque, a combattere e protestare” – afferma il segretario del Pd Sante Marie, Andrea Conte
“Siamo carnefici della mala gestione del governo Marsilio. Succubi di liste di attesa infinite, mancanza di posti letto e carenza di personale. Comuni cittadini costretti, sotto la propria responsabilità, a firmare le dimissioni per la mancata presa in carico nonostante le 36 ore trascorse su una barella del pronto soccorso di Avezzano” – continua Conte
“Dopo cinque anni di governo non si può continuare ad arrecare le responsabilità a “quelli che c’erano prima. Questo deve essere chiaro a tutti. È stato eletto una nuova amministrazione regionale, che risultati sono stati raggiunti? Nessuno. Anzi, il territorio Marsicano in primis e l’intera regione Abruzzo, sono stati depotenziati, declassati e sottratti, per la Marsica, milioni di euro, trasferiti ovunque” – denuncia il segretario dem. I consiglieri regionali di maggioranza non hanno accolto l’appello del Comitato civico spontaneo (presentato con PEC in data 3/12/2023). Durante la commissione, hanno votato contro tutti gli emendamenti che Giorgio Fedele M5S aveva depositato per salvare le strutture ospedaliere di Tagliacozzo e Pescina.
Il consigliere Fedele ha illustrato i vari emendamenti spiegando che ha presentato diverse versioni nella speranza che la maggioranza aprisse un dialogo per trovare una soluzione condivisa. Il consigliere Pierpaolo Pietrucci del Pd Abruzzo è intervenuto sui vari emendamenti per dichiarazione di voto favorevole e per sottolineare ogni volta il voto contrario del consigliere Angelosante e degli altri consiglieri di maggioranza. Il consigliere Pietrucci ha anche ricordato la partecipatissima manifestazione di Tagliacozzo e ha sottolineato che il consigliere Angelosante ha votato contro tutti gli emendamenti dopo aver promesso di sostenere la causa di Tagliacozzo. Inoltre, ha sottolineato l’assenza dell’assessore Nicoletta Verì in Commissione, nonostante sia stata vista nel Palazzo del Consiglio regionale.
Il capogruppo del M5S Taglieri ha invitato il presidente della V Commissione D’Addazio a fare proprio l’emendamento di Fedele poiché non la ritiene una battaglia di bandiera politica, che però il presidente D’Addazio non ha accolto la proposta. Intanto però, la maggioranza, incluso Angelosante, hanno votare contro tutti gli emendamenti a favore di Tagliacozzo. Il risultato della commissione è dunque deprimente e indubbiamente non volto a favore dei cittadini Marsicani, hanno votato contro: Simone Angelosante, Forza Italia (ex Lega) Antonietta La Porta, Lega, Massimo Verrecchia, Fratelli d’Italia, Roberto Santangelo, lista Azione Politica.
Successivamente, con un atto gravissimo, il Presidente della Commissione D’Addazio (Fratelli d’Italia) ha chiuso anticipatamente la seduta rifiutandosi di discutere tutti gli altri emendamenti depositati. Gli attuali consiglieri di maggioranza, eletti con il voto dei cittadini Marsicani, stanno prendendo in giro, consapevolmente, tutti i cittadini, che fino ad oggi, risultato “dispersi”, non sono mai venuti nei nostri comuni, se non per fini elettorali. Adesso si dicono a favore dei nostri territori, dopo averli depotenziati e de finanziati. Noi non ci staremo al gioco sporco di questa politica, ci diciamo contrari alle barzellette che ci raccontano, hanno permesso che un territorio come il nostro, diventasse il quarto mondo. In politica nessuno sbaglia mai, nessuno ammette le proprie responsabilità, ma almeno si abbia la decenza di tacere. Ora la battaglia si sposterà in Consiglio regionale, martedì 12 dicembre. “Non molliamo di un centimetro” ha concluso il segretario Conte.