Avezzano. È una situazione drammatica quella denunciata in questi giorni da numerosi pazienti e familiari che si trovano al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Avezzano.
Il grande afflusso di pazienti, unito alla carenza di posti letto e alla luce della carenza di personale medico e infermieristico nella struttura di emergenza avezzanese, stanno provocando più proteste del solito soprattutto tra i familiari, alcuni dei quali, costretti a vegliare su sedie e brandine i familiari nelle sale di osservazione e nelle stanze del Pronto soccorso.
Pazienti lasciati spesso sui letti barella, a volte in attesa di posti letto e a volte in osservazione per monitorare la situazione clinica.
Uno scenario che non è nuovo all’ospedale di Avezzano dotato di un pronto soccorso che risulta essere tra i più affollati della Regione Abruzzo e che deve far fronte a un bacino di utenza molto vasto che oltre a tutto il territorio Marsicano comprende anche comuni limitrofi.
Le proteste riguardano anche la promiscuità a cui sono costretti i pazienti nelle situazioni di emergenza. Spesso più pazienti si trovano all’interno della stessa stanza indipendentemente dal sesso indipendentemente dalla tipologia di emergenza e patologia.
Un sovraffollamento che la l’Asl cerca di tamponare in tutti i modi possibili e a cui medici e infermieri cercano di far fronte con un alacre lavoro con turni estenuanti e grande impegno professionale. Dedizione e passione che però non riescono a risolvere gravi situazioni di disagio con cui devono fare i conti i cittadini marsicani, i pazienti e le loro famiglie.