Avezzano. Medico assolto dopo l’accusa di omicidio colposo nei confronti di un paziente morto d’infarto. quest’ultimo si era recato al pronto soccorso per un dolore al torace, ma era stato dimesso dopo le analisi con una cura per lo stomaco. Qualche ora dopo era morto d’infarto. Secondo il giudice, però, il medico, C.P., aveva fatto tutto quello che era necessario e le analisi avevano dato esito negativo. Il medico dell’ospedale di Avezzano era finito sotto processo nel 2006 quando al pronto soccorso si presentò un paziente avezzanese di oltre 60 anni che accusava dei dolori allo stomaco. Il medico di turno, Carlo Piccirilli, dispose una terapia contro il mal di stomaco e per precauzione fece eseguire l’analisi degli enzimi per verificare se ci fossero o meno problemi cardiaci. I risultati degli enzimi diedero esito negativo. Il paziente, che presentava il dolore dalla mattina, si era recato in pronto soccorso nel tardo pomeriggio. Per lui ci furono subito le dimissioni ma qualche ora dopo morì per infarto cardiaco. Iniziarono delle indagini disposte dalla Procura della Repubblica di Avezzano e il medico fu rinviato a giudizio. Durante il processo sono state eseguite diverse perizie e alla fine il giudice Stefano Venturini ha ritenuto che il comportamento del medico fu corretto perché erano stati rispettati i protocolli scientifici per il caso in questione. Il Pubblico ministero contestava al medico di non aver disposto il ricovero del paziente che avrebbe potuto ripetere dopo qualche ora le analisi degli enzimi. Secondo l’accusa, infatti, quel tipo di analisi va ripetuta diverse ore dopo l’inizio dei dolori. Secondo il consulente di parte, invece, il fatto che già dalla mattina il paziente presentasse quel fastidio rendeva efficaci le analisi degli enzimi eseguiti nel tardo pomeriggio. Il Tribunale di Avezzano ha ritenuto infondate le accuse nei confronti del medico, difeso dall’avvocato Antonio Milo, che è stato assolto perché il fatto non sussiste. L’accusa aveva chiesto una condanna a quattro mesi di reclusione per omicidio colposo.