Avezzano. Acque sempre più agitate attorno al Patto territoriale della Marsica dove l’argomento più dibattuto non sembrano essere i programmi, ma le poltrone. Sul caso, per chiede uno “stop alla lotta di potere”, interviene la Provincia che parla di un “assalto alla presidenza” da parte dei Comuni di Avezzano e Tagliacozzo. “Questo atteggiamento”, afferma il presidente della Provincia Antonio Del Corvo insieme agli altri sottoscrittori del documento politico condiviso dai capigruppo in consiglio provinciale (eccetto Forza Italia), e da tutti gli assessori provinciali compreso Forza Italia, “rischia di intralciare il percorso di attuazione dell’Accordo di Programma siglato a dicembre 2013 per ridare impulso al rilancio di tutto territorio marsicano”. La Provincia bacchetta dunque “i contendenti alla poltrona”, da alcuni mesi assegnata all’attuale presidente Loreto Ruscio, e chiede chiarezza assoluta mettendo sul tavolo la disponibilità ad assumere la leadership per superare l’empasse”. “L’accordo di programma unitario con Avezzano capofila, che porta la firma di tutti i sindaci della Marsica e del presidente della Provincia dell’Aquila”, affermano Del Corvo, e gli altri sottoscrittori capigruppo in consiglio provinciale, “è uno strumento utile per portare opere e risorse al territorio, ma va portato avanti mettendo al centro gli interessi dei cittadini. L’esatto contrario di ciò che si sta facendo al Patto con il rischio di ostacolare anche l’ingresso della Regione”.
“Le incresciose vicende dei giorni scorsi”, continuano dalla Provincia, ci lasciano “perplessi e ci teniamo a distanza da eventuali strumentalizzazioni finalizzate alla “prevaricazione” di una parte istituzionale sull’operato dell’organo esecutivo. Il territorio, sofferente per la devastante crisi, non può più sopportare ritardi e divisioni”, sottolineano i rappresentanti della Provincia, “tanto più se tesi palesemente all’accaparramento immotivato di ambite poltrone di comando. Per questo vogliamo chiarimenti immediati atti a dissipare ogni dubbio di legittimità”.
Non si è fatta attendere la replica dei sindaci di Tagliacozzo e di Avezzano, Maurizio Di Marco Testa e Gianni Di Pangrazio, che si sono sentiti chiamati in causa: “se i nostri comuni vengono accusati di intralciare il percorso di attuazione dell’accordo di programma, è perché hanno chiesto un effettivo e rappresentativo coinvolgimento di tutti i sindaci del territorio, non lasciando il timone in mano ad una fantomatica agenzia tecnica. “Basta ai metodi della vecchia politica – dichiara il sindaco di Tagliacozzo, nonché presidente del Gal Terre Aquilane, Maurizio Di Marco Testa, “bisogna lavorare alla luce del sole coinvolgendo in questo processo di ristrutturazione della nuova governance marsicana, forze nuove che sappiano elaborare progetti validi per lo sviluppo e la valorizzazione del territorio.
Basta con i soliti tecnici, amici degli amici, ma liste aperte dove validi professionisti vengano scelti esclusivamente per le loro capacità.
Siamo interessati ad una politica con la P maiuscola, con al centro il territorio e la sua gente, non ci interessano le poltrone che appartengono a coloro che sono avvezzi a fare la politica con la p minuscola.
Svolgiamo il nostro mandato elettivo per servire la gente e non per essere serviti.
Mi chiedo – conclude Maurizio Testa – perché la provincia con il suo delegato in consiglio non si sia resa determinante in questo processo di rinnovamento, ma oggi addirittura si prodighi per difendere e sostenere il vecchio sistema?”
Raccogliamo volentieri l’invito della provincia a mettere le carte sul tavolo per un confronto a tutto campo, facendo emergere chi abbia fino ad ora governato il Patto, chi ne abbia beneficiato e quali tecnici siano stati incaricati.
“L’Accordo di Programma – afferma il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio – può essere uno strumento molto utile per lo sviluppo del territorio della Marsica a determinate condizioni, la prima e imprescindibile delle quali è l’adesione all’accordo del primario ente di programmazione del territorio: la Regione Abruzzo.
L’adesione della Regione è essenziale anche ai fini dell’attivazione del ‘Progetto Marsica’ ormai in fase di avanzata definizione.” In queste ultime settimane”, concludono i due sindaci, “si rileva un confuso protagonismo da parte del presidente del Patto Territoriale, senza alcun coinvolgimento dell’organo primario dell’Accordo di Programma (il Comitato) ed in particolare dei sindaci della Marsica”.